Chi ha già fatto la maturità e soffriva particolarmente i calcoli algebrici avrà di che rammaricarsi. Sul banco, alla destra del testo di matematica, i futuri maturandi potranno infatti portare la calcolatrice. Anche quella superaccessoriata.
Entrata a scuola nei primi anni novanta, infatti, tre anni fa è stata accolta alle elementari e dalla maturità dell’estate 2012 sarà ammessa senza vincoli. In tutti gli esami di Stato si potranno quindi utilizzare gli strumenti programmabili, quelli più complessi ed evoluti che possono disegnare grafici e mostrare una funzione.
Il ministero della Pubblica istruzione da tempo spinge per l’ingresso, senza costi per lo stato ovviamente, della tecnologia a scuola e da mesi fa viaggiare in giro per l’Italia uno dei suoi ultimi dirigenti, il professor Emilio Ambrisi, già insegnante di matematica e fisica, preside, oggi ispettore ministeriale, per spiegare ai docenti restii che la macchina non può sostituirsi o agevolare del tutto il ragazzo, ma semplicemente aiutarlo nello svolgimento di alcuni conti.
Lo stesso Professor Ambrisi ha rivelato: “Presto toglieremo alle calcolatrici a scuola l’ultimo ostacolo, l’aggettivo “non programmabile”, che si è sempre inteso nell’accezione “calcolatrice grafica”.
Il matematico ha poi proseguito: “sarà ininfluente rispetto alle tracce che si forniranno alla maturità: la soluzione del problema sarà sempre frutto del ragionamento degli studenti. D’altro canto, in gran parte dell’Europa la calcolatrice evoluta è prassi affermata negli esami e nelle classifiche comparative gli studenti stranieri nella matematica sono sempre più in alto dei nostri”.
Redazione Le Novae/ro