Andrea Cangini, senatore di Forza Italia, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
Sul taglio dei parlamentari
“E’ buona cosa che ci sia un referendum che consenta ai cittadini di esprimersi –ha affermato Cangini-. E’ un referendum tra demagogia e politica. Un taglio lineare non era mai stato proposto da nessuno, tutti avevano proposto riforme per rendere più funzionale il parlamento. In questa maniera invece il funzionamento del parlamento è quasi pregiudicato. L’unica ragion d’essere di questa riforma è il tornaconto elettorale di chi l’ha proposta. Il taglio dei parlamentari danneggia tutti, io vorrei che si tornasse a rispettare le istituzioni e a restituire l’onore alla politica, altrimenti le persone di valore si terranno alla larga perché per il solo fatto di assumere la funzione parlamentare vieni considerato un poco di buono. Mussolini aveva portato la camera dei deputati a 400 membri, il piano di rinascita nazionale di Gelli prevedeva la stessa cosa. Ma questi sono argomenti polemici. Casaleggio, che è il burattinaio dei 5 Stelle, l’ha detto chiaramente che il Parlamento va superato. Quasi tutti i parlamentari, compresi i grillini, sono consapevoli del fatto che il taglio non ha alcun senso e complica la funzionalità del parlamento ma è funzionale per il consenso. Tant’è vero che non c’è nessun partito che farà la campagna per il no al referendum”.