San Valentino, la festa degli innamorati, la festa della felicità, quella tanto attesa tra le coppie ma è sicuro che tutto vada sempre per il meglio e che siano sempre tutte rose e fiori? Dovrebbe essere una festa passata nella spensieratezza, dedicandosi pensieri e regali tra innamorati ma senza alcun obbligo perché molto spesso la realtà purtroppo supera le aspettative. E se anche la passione durante la notte del 14 febbraio diventa un obbligo? Che si fa? Lo abbiamo chiesto alla Dott.ssa Serenella Salomoni a Un Giorno Da Ascoltare nella rubrica Quello che le Donne non dicono.

Come trascorrere San Valentino?

“Occorre pensare che è una giornata in cui si ha un’occasione in più per dimostrare affetto al propria partner, un po’ come dire: sto pensando a te e cerco di fare qualcosa di speciale per te, non che debba essere per forza un rapporto sessuale ma anche una carineria che non ci si aspetta e che diventa qualcosa che sta a dimostrare un percorso. Tutti siamo bravi a prenotare un ristorante e a fare sesso dopo, è più impegnativo invece dimostrare in questa giornata di fare qualcosa che di solito non si fa, come può essere alleggerire il proprio lui o la propria lei da qualche faccenda domestica o preparare una cenetta ad hoc per l’occasione. Non bisogna prenderla come una festa obbligatoria solo perché negli ultimi tempi è stata molto commercializzata altrimenti si rischia anche di finire la giornata con qualche litigio perché l’altra parte della coppia non ha realizzato le aspettative dell’altro: ci si deve dar da fare per essere entrambi pronti e sorprendere il proprio partner con qualcosa di speciale, anche con cose strane; i regali infatti dovrebbero essere fatti con l’idea di una ricerca profonda di base, è il gesto sì quello che conta, ma volete mettere regalare una banale scatola di cioccolatini commerciali con il regalare una scatola di cioccolatini pregiata con all’interno cioccolatini creati con il latte di cammella?”