Oscar 2020. Il 10 febbraio si è svolta la 92esima edizione degli Oscar, che ha visto come vincitori, tra gli altri, “Parasite” come miglior film e Joaquin Phoenix come miglior attore protagonista. Vediamo in breve la storia e la struttura dell’Academy Award.
Premio Oscar: la storia
Il Premio Oscar (Academy Award), o più comunemente Oscar, è il premio cinematografico più importante e rinomato al mondo, nonché il primo della storia. I premi vengono conferiti dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences (AMPAS), un’organizzazione professionale onoraria costituita dalle più importanti personalità del cinema. L’oscar è rappresentato da una statuetta rivestita in oro raffigurante un uomo con in mano una spada, eretto sulla bobina di un film. Dalla sua prima edizione, avvenuta il 16 maggio del 1929, vengono premiati ogni anno i migliori film e i migliori artisti o tecnici che nelle diverse categorie hanno contribuito alla realizzazione di un film: dagli attori agli sceneggiatori, fino allo staff tecnico. Ogni categoria non può avere più di 5 nominati, tranne quella per il Miglior Film che deve averne tra i cinque e i dieci . Per finire, fra i candidati come miglior film una pellicola deve essere distribuita negli Stati Uniti durante l’anno solare e deve rimanere in sala per almeno sette giorni consecutivi.
Oscar 2020
Nonostante le valide candidature, l’edizione di quest’anno degli oscar è stata la meno seguita in assoluto: 23 milioni di spettatori, 6 milioni in meno rispetto all’anno scorso. È da notare l’assenza di un presentatore anche in questa edizione dopo il successo dell’anno scorso; è stato deciso infatti di avvalersi di diversi artisti per condurre la premiazione in modo alternativo. Per quanto gli ascolti siano stati più bassi della media, questa 92esima edizione ha riservato numerosi momenti salienti, sia cinematograficamente parlando che da un punto di vista emotivo e dello spettacolo. Tra gli artisti che si sono esibiti al Dolby Theatre ha sorpreso la presenza di Eminem che è salito sul palco cantando “lose yourself”, premiata agli oscar del 2003, suscitando reazioni diverse tra il pubblico: se Martin Scorsese è parso addormentarsi, al contrario gran parte del pubblico a fine performance si è alzato in piedi in una standing ovation. Per la prima volta nella storia degli Academy Award è stata una pellicola straniera a vincere la categoria di miglior film: si tratta del film coreano “Parasite”; il regista Bong Joon-ho durante il suo discorso di ringraziamento ha omaggiato Martin Scorsese, dicendosi onorato di essersi trovato nella stessa categoria del pluripremiato regista. Ad emozionare il pubblico è stato Joaquin Phoenix con il suo discorso che ha trattato diversi temi dalla lotta contro le disuguaglianze, ai suoi anni più bui fino al tributo a suo fratello River morto a 23 anni per overdose. Anche temi politici sono stati trattati al momento della premiazione, con Brad Pitt che, fra le altre cose, ha accusato il senato a maggioranza repubblicana di aver bloccato la testimonianza di un ex consigliere per la sicurezza nazionale, nel corso del processo per l’impeachment del presidente Donald Trump.
Oscar e società
Ricollegandoci al tema mosso da Joaquin Phoenix bisogna soffermarsi sull’impatto che gli oscar hanno sulla società e viceversa. Nel 2015 l’Academy Award è stata duramente criticata poiché i venti attori e attrici nominati erano tutti bianchi, mentre diversi film esaltati dalla critica ma con protagonisti neri sono stati quasi totalmente ignorati. Infatti, da uno studio del Los Angeles Time, è stato scoperto che il 94% dei 6028 votanti dell’Academy erano bianchi, e il 76% di loro erano uomini. Da quell’edizione, allora, l’Academy ha introdotto una maggiore eterogeneità tra i suoi membri. Inoltre nei suoi 92 anni di storia l’Academy Awards ha premiato un numero esiguo di membri della comunità LGBTQ+, risultato che non viene dal nulla ma che è invece specchio di una società tutt’ora profondamente caratterizzata da discriminazioni nei confronti delle minoranze etniche e delle diversità.
Lista Oscar 2020
Miglior film
• Parasite (Gisaengchung), regia di Bong Joon-ho
Migliore regia
• Bong Joon-ho – Parasite (Gisaengchung)
Migliore attore protagonista
• Joaquin Phoenix – Joker
Migliore attrice protagonista
• Renée Zellweger – Judy
Migliore attore non protagonista
• Brad Pitt – C’era una volta a… Hollywood (Once Upon a Time… in Hollywood)
Migliore attrice non protagonista
• Laura Dern – Storia di un matrimonio (Marriage Story)
Migliore sceneggiatura originale
• Bong Joon-ho e Han Jin-won – Parasite (Gisaengchung)
Migliore sceneggiatura non originale
• Taika Waititi – Jojo Rabbit
Miglior film internazionale
• Parasite (Gisaengchung), regia di Bong Joon-ho (Corea del Sud)
Miglior film d’animazione
• Toy Story 4, regia di Josh Cooley
Migliore fotografia
• Roger Deakins – 1917
Migliore scenografia
• Barbara Ling e Nancy Haigh – C’era una volta a… Hollywood (Once Upon a Time… in Hollywood)
Miglior montaggio
• Andrew Buckland e Michael McCusker – Le Mans ’66 – La grande sfida (Ford v Ferrari)
Migliore colonna sonora
• Hildur Guðnadóttir – Joker
Migliore canzone
• (I’m Gonna) Love Me Again (Elton John, Bernie Taupin) – Rocketman
Migliori effetti speciali
• Greg Butler, Dominic Tuohy e Guillaume Rocheron – 1917
Miglior sonoro
• Mark Taylor e Stuart Wilson – 1917
Miglior montaggio sonoro
• Donald Sylvester – Le Mans ’66 – La grande sfida (Ford v Ferrari)
Migliori costumi
• Jacqueline Durran – Piccole donne (Little Women)
Miglior trucco e acconciatura
• Vivian Baker, Anne Morgan e Kazuhiro Tsuji – Bombshell – La voce dello scandalo (Bombshell)
Miglior documentario
• Made in USA – Una fabbrica in Ohio (American Factory), regia di Steven Bognar e Julia Reichert
Miglior cortometraggio documentario
• Learning to Skateboard in a Warzone (If You’re a Girl), regia di Carol Dysinger
Miglior cortometraggio
• The Neighbors’ Window, regia di Marshall Curry
Miglior cortometraggio d’animazione
• Hair Love, regia di Bruce W. Smith, Matthew A. Cherry e Everett Downing Jr.
Articolo a cura di Ferri Marco, Minoia Edward, Romagnoli Leonardo e Tasselli Gabriele – studenti della 3°F Liceo Talete, che hanno partecipato al PCTO presso Radio Cusano Campus.