Ad oggi si sente spesso parlare della disparità di genere, ma da dove è iniziato tutto? Excursus sul femminismo e il gender gap.
Le conquiste delle donne in breve…
Il movimento rivoluzionario delle donne, che diede l’impulso per la nascita del movimento femminista, nacque in Inghilterra ad opera delle Suffragette che rivendicavano il diritto di voto. Tale diritto fu loro concesso nel 1920. Un’ importante icona del femminismo fu Frida Kahlo che attraverso la sua arte denunciava la società altamente maschilista.
Per conoscere le conquiste rosa, consulta l’infografica realizzata dall’Università Niccolò Cusano nel 2015.
Infografica a cura del Corso di Laurea in Scienze Politiche
ed Economia – Università Unicusano
Italia e disparità di genere
In Italia, nel corso del XX secolo, grazie ad un susseguirsi di varie proteste da parte delle donne, con l’entrata in vigore della Costituzione nel 1948 venne sancita anche la parità dei sessi. La società di quel tempo però non rese possibile questo a causa della mentalità maschilista vigente, infatti solo nel 1979 venne eletta per la prima volta una donna come presidente della Camera. Tuttavia, soltanto negli ultimi decenni abbiamo avuto un vero e proprio cambiamento finalizzato alla parità di genere.
Un esempio è la modifica dell’art 51 della Costituzione del 30 maggio 2003 che afferma che ciascun cittadino, indipendentemente dal proprio sesso, può accedere a tutte le cariche elettive e a tutti gli uffici pubblici in condizione di uguaglianza.
… e adesso?
Potremmo quindi pensare che ad oggi la parità fra i due sessi sia stata completamente raggiunta, ma in realtà – secondo noi – non è così, in particolare in ambito lavorativo. Le donne sono più qualificate e rappresentano il numero maggiore fra i laureati; nonostante ciò sono meno presenti degli uomini nel mondo del lavoro a causa delle responsabilità genitoriali che si ritiene debbano avere. Infatti, stando a quanto riporta Save the Children l’UE perde circa 370 miliardi di euro l’anno a causa del gender gap. Inoltre, a seguito di un’indagine sui salari lordi, è risultata una sostanziale differenza di retribuzione con un divario percentuale del 12,7%.
Gender gap: cosa ne pensano i giovani?
Intervistando dei ragazzi del Liceo Talete, alla domanda “Secondo te, esiste il gender gap?”, gli studenti di sesso maschile credono di no e sostengono che la disparità di genere inizi ad esistere soltanto nel momento in cui si pone l’attenzione su questo fenomeno; le studentesse, al contrario, sostengono che esista e credono di poterla individuare anche in azioni comuni come la non riconoscenza dei meriti in ambito lavorativo. In generale, noi riteniamo che il merito sia un valore democratico che non dovrebbe dipendere da nessun genere e siamo fiduciosi che in futuro non si parlerà più di questo divario.
Articolo a cura di De Maria Martina, Del Mutolo Giulia, Giampaolo Rodolfo, Rossi Edoardo – studenti del Liceo Talete che hanno partecipato al PCTO presso Radio Cusano Campus.