San Valentino, la festa degli innamorati è da sempre molto chiacchierata: c’è chi lo festeggia, chi dice di non festeggiarlo ma poi vorrebbe farlo, chi invece non aspetta altro per passare un giorno o una notte in compagnia del proprio partner e festeggiare magari anche sotto le lenzuola. C’è anche chi la considera solamente una festa commerciale e invece chi ama comprare qualche pensierino, rigorosamente a forma di cuore, per il proprio lui o la propria lei. Ma c’è, e non lo avremmo mai pensato, anche chi “ama” tradire proprio vicino alla festa degli innamorati. Ebbene sì, sembrerebbe che in prossimità di San Valentino si tenda a tradire il proprio partner e magari riservare all’altro le attenzioni che invece si dovrebbero riservare per il proprio compagno ufficiale; addirittura capita molto spesso che si ammetta un tradimento proprio nel giorno della festa degli innamorati, cosa sbagliatissima in primis perché una scappatella non va mai confessata e poi perché in questo modo si rischia di rovinare questo giorno importante per la coppia e non solo: può capitare che la persona tradita assocerà sempre il 14 febbraio a un giorno spiacevole perché, magari molti anni prima, venne a sapere del tradimento del proprio compagno o compagna.

A parlarne è la Dott.ssa Serenella Salomoni all’interno della rubrica Quello che le Donne non dicono su Radio Cusano nella trasmissione Un Giorno Da Ascoltare condotta da Misa Urbano e Arianna Caramanti.

Chiudere un rapporto a San Valentino

Essendo un giorno molto particolare, potrebbe capitare di prendere delle decisioni drastiche proprio durante questa giornata e quindi anche di arrivare, se il rapporto è agli sgoccioli, a lasciare definitivamente il partner. Occorre capire che al di là di San Valentino, se ci si stanca del proprio rapporto e non si riesce in alcun modo a rimediare, bisogna troncare subito questa relazione, a prescindere se è o meno la festa degli innamorati che magari ci fa capire ancor di più che quello che abbiamo accanto non è quello che vogliamo, come capita spesso durante i periodi festivi che sono più riflessivi degli altri giorni.