Francesco Lollobrigida, capogruppo di FDI alla Camera, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Sulla tenuta del governo

“Una colla che tiene unita la maggioranza è quella dell’affezione per le poltrone che sono un insieme di soddisfazione personale per chi si è trovato in parlamento casualmente, e di potere che intendono gestire e le nomine che stanno facendo con lottizzazioni tipiche della Prima Repubblica. Detto questo, la fibrillazione è continua perché forze che in campagna elettorale si sono dette di tutto, ora si trovano a governare insieme e ovviamente non si trovano d’accordo sui temi”.

Riguardo la prescrizione

“Quando sei innocente e ti trovi una giustizia lenta che ti condiziona a vita, sei un condannato in assenza di giudizio. Noi vogliamo che chi commette crimini vada in galera presto e che i processi siano veloci. Ma secondo questa riforma, siccome non siamo in grado di velocizzare i processi, allora teniamo sotto processo la gente a vita. La giustizia va rispettata per tutti, ma anche e soprattutto per gli innocenti. Soluzione di compromesso? Di compromessi in Parlamento se ne stanno facendo tanti. Bonafede e Italia viva litigano, ma dietro c’è tutto un gioco di interessi all’interno del governo. Noi in parlamento cercheremo di difendere la posizione della legalità e la giustizia”.

Sul candidato premier del centrodestra

“Giorgia Meloni è in questo momento la donna in politica più rispettata e per questo amata dai cittadini. Capisco che certi giornali vogliano cercare di farci litigare con la Lega. Noi come FDI siamo sempre stati il collante del centrodestra, stiamo dove gli elettori ci chiedono di stare. Meloni si è sempre battuta per l’unità della coalizione e per cercare di vincere le elezioni e governare bene. Giorgia ha sempre accettato di dare il suo contributo in tutti i ruoli che le sono stati proposti, se non le chiedessero di fare il premier lei sarebbe disponibile a fare tutti i passi indietro necessari per il bene del Paese. Poi c’è un’indicazione popolare rispetto ad una e l’altra scelta e noi ci adegueremo rispetto a quella scelta. Noi ci sentiamo la destra per storia e tradizione, la Lega per storia è un’altra cosa. Siamo due modelli differenti, abbiamo due leader differenti, altrimenti saremmo un partito solo. Offriamo agli elettori due modi di porsi che tra l’altro raccolgono molto consenso. Salvini al momento ha più consenso, la concorrenza all’interno del sistema elettorale c’è e noi continueremo a lavorare per raccogliere ancora più consenso tra gli italiani. FDI cresce, ma la Lega non cala quindi il consenso che raccogliamo lo stiamo sottraendo ad altre forze politiche”.