Lorenzo Battistello, il cuoco che partecipò alla prima edizione del Grande Fratello, è intervenuto ai microfoni di Emanuela Valente su Radio Cusano Tv Italia, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Per tutti resta Lorenzo del Grande Fratello 

“Devo dire che mi riconoscono in molti, magari non si ricordano il nome, però mi guardano come per dire: ti conosco ma non so come –ha spiegato Battistello-. Mi sono successe anche cose un po’ divertenti. Una volta sono andato a fare una visita in ospedale, ero in ascensore con un’infermiera che mi ha guardato un po’ con curiosità e mi ha detto: ma io ti conosco. Più che altro la gente pensa di avermi già visto per strada o da qualche altra parte, ma non mi associa più al Grande Fratello, poi quando gli spieghi allora gli torna in mente”.

L’esperienza alla prima edizione del Grande Fratello nel 2000

“Ricordo che in me c’era incoscienza e scarsa consapevolezza di ciò che si andava a fare. Mi ricordo anche lo stupore dei miei amici, quando prima di entrare in casa gli raccontai che sarei andato al GF e loro non capivano che tipo di programma fosse. Non c’era proprio consapevolezza di cosa fossero i reality, considerando che all’epoca non c’erano neanche gli smartphone, non c’era la diffusione di internet così capillare come adesso. Quando provavo a spiegare che sarei entrato in una casa, spiato dalle telecamere 24 ore su 24, la gente non capiva. Essendo la prima edizione c’era incoscienza da parte nostra, ma anche da parte degli stessi autori che non avevano un’esperienza tale nel settore da capire esattamente cosa dovessero fare. Il regolamento prevedeva che non potessimo neanche leggere un libro, perché si voleva evitare a tutti i costi che qualcuno si isolasse dagli altri. La cosa che mi mancava di più infatti nella casa era la solitudine. Io sono un abitudinario su alcune cose, ad esempio mi piace bermi il caffè da solo al mattino, mi piace ritagliarmi dei momenti in solitudine, ma lì non ce l’avevo. Se tu ti sedevi da solo in giardino, arrivava un altro concorrente e ti iniziava a parlare. Era un esperimento molto interessante, tanto che moltissimi ragazzi dopo quell’edizione mi hanno contattato per delle tesi di laurea perché comunque era uno studio sociologico”.

Sull’attuale edizione del GF Vip e su Salvo Veneziano

“Le edizioni immediatamente successive alla prima le ho seguite, anche perché ero ancora nel mondo dello spettacolo. Poi non ho più seguito il programma. Quest’anno, proprio perché c’erano Sergio e Salvo, ho seguito l’edizione del GF vip, per curiosità, per fare anche due chiacchiere perché comunque ci sentiamo tramite messaggi con gli altri ex concorrenti della prima edizione. Sergio e Salvo purtroppo sono usciti prematuramente quindi dopo la loro uscita ho smesso di guardarlo. La squalifica di Salvo per frasi sessiste? Ho seguito tutto e mi sono anche confrontato con lui dopo questo episodio. Salvo lo conosco da 20 anni, forse è uno di quelli che ho sentito più spesso in questi anni. Lui è sempre stato un giocherellone, uno che ha sempre cercato di crearsi un’immagine simpatica, anche esasperando alcuni modi di dire. Noi ex concorrenti del GF1 un po’ l’avevamo avvisato prima di entrare, gli avevamo detto di stare attento perché i suoi modi di dire e di fare in alcune situazioni  possono non essere compresi  e rischiano di mandare un messaggio negativo. Sicuramente è stato un cretino in quell’occasione perché non doveva dire quelle cose. Però è una persona molto fedele con la famiglia, una persona buona. Ha fatto un errore, purtroppo ha abbassato la guardia, preso dalla voglia di mettersi un po’ in mostra forse ha esasperato troppo i toni cercando di fare il simpatico. Penso sia consapevole del suo errore. Mi ha stupito la reazione della sua famiglia perché se io mi fossi solo permesso di fare un complimento ad una ragazza, mia moglie il giorno dopo avrebbe chiesto il divorzio. Ciò fa capire che la famiglia è consapevole del suo modo di fare, che è solo un modo per scherzare e basta, perché altrimenti penso che una moglie non l’avrebbe perdonato”.

Un possibile ritorno di Battistello al GF

 “Non nego di averci pensato. Sicuramente se fosse arrivata una proposta l’avrei valutata, ma solo da un punto di vista economico. Ormai ho la mia vita in Spagna, sono fuori dagli interessi del mondo della tv quindi avrei valutato la proposta solo per un interesse economico. Sono anche consapevole che fare un GF a 46 anni, sposato, con tanto di famiglia allargata, significa stare molto allerta perché il GF va a cercare le tue debolezze”.

I soldi guadagnati al Gf

Tutti noi all’epoca fummo catapultati in un mondo nuovo, anche a livello economico. Ci sono arrivati soldi facili, all’epoca si facevano molte ospitate. Sicuramente c’è chi ha messo via di più, chi ha messo via di meno, anche io ho sperperato soldi per incapacità, però va detto che anche gli addetti ai lavori non erano preparati a gestire il nostro successo. Eravamo in un momento di popolarità immenso, se giravo per strada con Fiorello la gente fermava me piuttosto che lui. Eppure quel momento non è stato sfruttato perché anche le stesse compagnie di marketing non sapevano come gestire la cosa, non sapevano se un concorrente del GF, seppur popolare, potesse essere un bene o un male per sponsorizzare un marchio. La finale ha fatto 16 milioni di ascoltatori, se all’epoca ci fossero stati i social io oggi avrei milioni di follower, cosa che mi permetterebbe di guadagnarci sopra. Va detto anche che noi abbiamo fatto il GF nel 2000, abbiamo avuto la grande popolarità nel 2001, quando c’era la Lira e poi c’è stato il passaggio all’Euro. Quindi abbiamo incassato molto in Lira e con l’Euro il guadagno si è dimezzato”.

Sul flirt con Marina La Rosa

 “Con Marina c’è stato e c’è tuttora un ottimo rapporto che ci lega profondamente. Ovvio che lei cercava un appoggio su una persona con più esperienza, ci siamo conosciuti, frequentati, anche perché cercavamo di difenderci da questo tornado mediatico che ci ha avvolto. Da lì si è rinforzato il nostro legame, finchè ognuno è andato per la propria strada. Tutt’oggi ci sentiamo, come ci sentiamo con tutti gli altri ex concorrenti. Non è che ci scambiamo messaggi di vita quotidiana, è più un far capire che ci siamo”.

Il ricordo di Pietro Taricone

“Con Pietro c’è sempre stato un rapporto di enorme rispetto, io sono rimasto molto colpito dal suo modo di parlare di me. Quando fui eliminato dalla casa, tutti avevano gli occhi puntati su Marina che piangeva e le altre ragazze della casa che erano triste. Io però non avevo notato che il più triste di tutti era Pietro. Gli autori del GF mi han fatto vedere delle immagini in cui Pietro andava in giardino e mi chiamava. Lui è stata la prima persona che poi è andata in confessionale a parlare di me e a farmi gli auguri per il mio compleanno. Una volta mi disse: siamo come due cervi nello stesso branco, ci scorniamo ma ci rispettiamo. Lui aveva visto in me l’antagonista, perché a lui piaceva lo scontro, però una volta usciti la notorietà non ci ha permesso di ritrovarci e sentirci spesso. Finchè un giorno non abbiamo deciso di rivederci tutti e abbiamo organizzato una cena di nascosto. Eravamo in 6-7. Pietro ci teneva molto ad esserci e abbiamo passato una giornata splendida. Poi a fine serata mi ricordo che Pietro mi ha dato un passaggio in albergo con la sua Smart e da lì abbiamo fatto un giro per la città. Un po’ brilli ci siamo per la prima volta confrontati e raccontati, fuori da quello che ci stava succedendo, dalle maschere che la tv ci aveva messo addosso. Pietro era una persona molto insicura e combatteva la sua insicurezza con lo studio, la preparazione e il suo modo di fare. Era una persona fragile, ma con una forza dentro che gli permetteva di combattere questa fragilità dimostrandosi forte. E’ riuscito ad arrivare al cuore delle persone con la sua semplicità”.

Il tumore 

“Ho avuto un tumore. Oggi sto benissimo, sono stato fortunatissimo. Non ho raccontato spesso pubblicamente la mia storia. Voglio ringraziare mia moglie e con questa intervista voglio anche cercare di promuovere la prevenzione. Al giorno d’oggi tutto si può curare, la forza mentale, i progressi della medicina e la prevenzione possono aiutare a curare qualsiasi cosa. Io sono stato fortunato perché, grazie all’attenzione di mia moglie alla prevenzione, ho fatto tutte le visite possibili. Io ho un tatuaggio che ha 15 anni. Questo tatuaggio nel 2017 mi si è infiammato. Io ho pensato: sarà il sole. Mia moglie invece mi ha detto di andare dal dermatologo. Il dermatologo mi ha fatto una biopsia e mi ha detto che probabilmente il corpo umano aveva creato una forma di reazione allergica a degli inchiostri dell’epoca, ma non ha escluso la possibilità di una sarcoidosi. Mi ha mandato dalla pneumologa che mi ha fatto gli esami e mi ha detto: non ho trovato nulla ma per sicurezza ogni 6 mesi facciamo nuovi esami. Una mattina, dopo aver fatto un test, la pneumologa mi ha comunicato che casualmente il tecnico della tac aveva aperto l’immagine e aveva trovato una macchia sul mio rene destro. La pneumologa allora ha passato il mio caso a una fondazione di oncologia specializzata in reni. Dopo aver fatto le analisi, mi hanno detto che era un tumore maligno e bisognava operare togliendo il rene. Ho fatto l’operazione con un oncologo bravissimo di Padova, che ha deciso di operarmi con il Da Vinci per non togliermi il rene. Questo ha permesso di pulire il rene senza toglierlo. Poi mi ha detto che era un carcinoma maligno ma che era fiducioso. Alla vigilia di Natale mi ha chiamato e mi ha detto che il tumore era a bassa aggressività e che grazie al fatto che era stato trattato allo stato iniziale, potevo considerarmi guarito”.