Educazione sentimentale: gli adolescenti imparano l’amore tramite i social, e siti internet impropri, forse i tempi sono maturi per riprendere le fila del discorso e ridistribuire i compiti a chi di dovere. C’è chi ritiene sia responsabilità dei genitori educare i ragazzi all’amore e alle emozioni, altri pensano si debba introdurre una materia scolastica specifica in modo da poter “educare” gli studenti a tutti gli effetti, a partire dall’asilo fino all’università. 

Capire i sentimenti significa imparare a stare in relazione con gli altri, ed evidentemente con se stessi. “Le letture sono una buona fonte informativa per i ragazzi, oggi i libri puntano moltissimo sulla comprensione e conoscenza delle emozioni. Nel corso degli anni è aumentata l’esposizione a prodotti culturali simili: pensiamo alla quantità di cartoni animati in circolazione, o film per bambini. Un tempo c’era l’attesa per il film di Natale, oggi è possibile fruire di buone pellicole durante tutto l’anno – ha affermato Caterina D’Ardia, a Tutto in Famiglia, su Radio Cusano Campus – la cosa interessante è che nel corso dei decenni è aumentata la consapevolezza e la varietà di emozioni e sentimenti.”

In età precoce presentare le emozioni primarie

Educazione sentimentale: come fare? “Dovrebbe essere un’educazione continua e costante, deve dipendere dalle competenze dei bambini che fin dagli anni della scuola materna dovrebbero accedere a strumenti educativi adatti alle loro conoscenze – ha aggiunto la neuropsichiatra della Niccolò Cusano – in età precoce si possono presentare le emozioni di base, successivamente si potrà parlare di quelle più complesse.”

 

 

I genitori temono che i figli possano sbagliare o non comprendere, fin da subito, l’importanza dei sentimenti. A quanti è capitato d’aver confuso una bella amicizia con una storia d’amore? “E’ una preoccupazione comprensibile quella della famiglia – così si è congedata Caterina D’Ardia – meglio affrontarla con un linguaggio adatto e trovare il modo di diventare per i figli un riferimento importante.”

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