Il professor Marco Brusati esperto di musica e docente dell’Università di Firenze è stato il primo ad aver analizzato attentamente i testi del giovane rapper esordiente romano Junior Cally e ad aver portato alla luce sconcertanti verità che si celano dietro ai testi del cantante, uno fra i tanti è quello della canzone “Strega”, composta nel lontano 2007 che sembrerebbe avere degli espliciti riferimenti sessisti che inneggiano addirittura al femminicidio. Marco Brusati è intervenuto a Un Giorno Da Ascoltare su Radio Cusano per parlare della polemica che ruota attorno la partecipazione del giovane cantante al 70esimo Festival di Sanremo.
L’analisi dei testi
Le verità che si nascondono dietro i testi di Junior Cally sono emerse quando ho iniziato ad occuparmi del legame tra i giovani rapper o trapper e i giovanissimi che ascoltano questo genere di musica che è anche il filo conduttore di tutto il mio blog. Il progetto artistico influisce anche sullo sviluppo dei singoli giovani che si trovano ad apprezzare questo genere di musica emergente. Le polemiche che ci sono attorno alla figura Junior Cally sono giustificate nel senso del contenuto di questo progetto artistico che è purtroppo comune ad altri che saranno presenti sul palco come la stessa Miss Keta che nei suoi testi fa esplicito riferimento a sostanze stupefacenti; questo è un tema che va tenuto presente perché i seguaci di questi progetti sono dei bambini anche piccoli, parliamo anche di bambini intorno gli otto anni. Sono progetti fatti ad hoc per attirare la loro attenzione in modo totalmente diseducativo!
Le polemiche che si ripetono
Sembrerebbe di essere tornati ai mitici anni 70′ quando i genitori impedivano ai propri figli di ascoltare la musica rock e metal ma se andiamo a scavare non è esattamente la stessa cosa: certo, non possiamo dire che fossero canzoni da educande quelle che circolavano in quegli anni ma c’è una sostanziale differenza che consiste nei mezzi. I bambini e i ragazzi di oggi passano parte delle loro giornate attaccati agli smartphone da cui riproducono la musica, leggono i testi, vedono i video senza avere alcun controllo da parte dei genitori e tutto ciò è pericolosissimo per la loro crescita!