La filosofa Maura Gancitano, co-promotrice di ‘Odiare ti costa’, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Sulla citofonata di Salvini al presunto spacciatore a Bologna

“E’ una cosa molto pericolosa –ha affermato Gancitano-. Da quando ho creato Odiare ti costa con Cathy La Torre sono andata in giro a parlare con tutte le persone che si occupano dell’odio online, e la cosa più difficile da capire è la correlazione tra l’odio sul web e i crimini d’odio nel mondo reale. Una persona con così grande visibilità che fa vedere che è lecito andare a citofonare a casa a qualcuno e chiedere se spaccia, questo invita all’emulazione. Se tu hai un sospetto devi parlare con le forze dell’ordine. L’idea veicolata è che ci si possa fare giustizia da soli, che si possa trasformare un sospetto in una sentenza. Questo crea disordine e tensione sociale e inquina l’atmosfera. Alla signora che ha segnalato quella persona a Salvini è stato rotto il vetro della macchina. Si va ad innescare un pericoloso circolo vizioso. La cosa credo sia stata costruita ad hoc perché si sa che funziona. I cittadini non hanno più fiducia nella giustizia e nelle forze dell’ordine, anziché ricreare questa fiducia, si fa leva sul senso di solitudine delle persone per dire: hai ragione, vengo io e ti salvo. Dato che le persone non hanno punti di riferimento quella cosa funziona, infatti è fatto apposta, è pura propaganda”.