Nino Formicola è regista, protagonista e coautore del capolavoro di Francis Veber, La cena dei cretini in scena al Teatro Ciak, di via Cassia 692, fino al 26 gennaio.
La storia
Siamo in Francia, nella Parigi bene. Ogni mercoledì un gruppo di amici, stanchi ed annoiati, organizza una cena speciale a cui vengono invitati personaggi ritenuti stupidi per riderne e farne beffa per tutta la serata. Gli invitati sono ignari del “gioco” e che la cena sia denominata “La Cena dei Cretini”. Ma non sempre le cose vanno come ci si aspetta… Il “cretino” Francois, invitato dal brillante Pierre, ribalterà la situazione, passando da vittima a carnefice. Riuscirà infatti a creare una serie infinita di problemi a Pierre, arrivando persino a mettergli in crisi il matrimonio. Il tutto in un crescendo di gags, malintesi e situazioni comiche paradossali ed esplosive.
Il testo
Quest’ultima versione dello spettacolo è stata ritoccata in alcuni punti. “Più che di una rivisitazione si tratta di un allargamento del testo, è una commedia che ho nel sangue, ho fatto già trecento repliche, nel 2000 e nel 2010: è perfetta per una coppia comica, è una macchina da guerra, una commedia con una struttura portante fenomenale e un meccanismo diabolico – ha detto Nino Formicola a Tutto in Famiglia, su Radio Cusano Campus – nella scrittura ci sono due punti comici, noi non abbiamo fatto altro che allargare quei punti, quei meccanismi. Con Rumori fuori scena sono gli unici testi a provocare ilarità anche con una semplice battuta, pausa.”
Se Troisi fosse vivo…
Nino Formicola ha debuttato ieri sera, a Roma, al Teatro Ciak e il risultato “è stato clamoroso, è una comicità che è impossibile vedere in tv. La televisione chiede di essere brevi e veloci, se il pubblico vuole davvero ridere deve venire a teatro e vedere i comici. Se fossero vivi Troisi e altri comici simili e li ospitassero in televisione gli farebbero fare delle battute a puntate, lo sketch classico non c’è più – si è congedato il comico – chi viene a vedere una commedia come questa scopre un mondo che non ha mai visto prima. Abbiamo visto in sala persone che avevano già visto lo spettacolo ma che sono tornate portando i figli. Ci sono figli e bambini che mi hanno chiesto l’autografo e mi ha fatto un grande piacere.”