Cibo: dice tutto delle persone che siamo, dai luoghi di provenienza ai bisogni emotivi, ma per crescere sani, sereni e più forti dobbiamo ricordarci di mangiare in buona compagnia. “La ricerca scientifica ha ratificato l’importanza del pranzo condiviso, in famiglia e tra amici. I benefici per i bambini sono molteplici: quelli che pranzano con mamma e papà sviluppano abitudini alimentari e comportamentali più sane – ha spiegato Alexia Di Filippo, psicoterapeuta ed esperta di Self Analisi Bioenergetica, a Tutto in Famiglia su Radio Cusano Campus – è stato stabilito che pranzare insieme alla famiglia, inoltre, aiuti i piccoli a sviluppare migliori competenze sociali e migliore rendimento scolastico.”

Mangiare in buona compagnia e produrre ossitocina

C’è stato chi ha addirittura avanzato l’ipotesi che mangiare in buona compagnia favorisca il rilascio di ossitocina, ovvero “l’ormone che ha un ruolo fondamentale durante il travaglio, il parto e l’allattamento che di recente si è scoperto avere un ruolo chiave nelle relazioni sociali e sentimentali. In effetti vi sono studi che confermano un rilascio di ossitocina anche alla sola vista della persona amata ed è per questo che si è guadagnata l’appellativo di ormone dell’amore – ha aggiunto Di Filippo – condividere il pasto con la famiglia è un’occasione per i piccoli per aprirsi e interagire: si viene a creare una trama affettiva che passa per il cibo e che aiuta a sviluppare la comunicazione e a stabilire una vera e propria memoria sensoriale degli alimenti e delle atmosfere. Mentre mangiamo, infine, parliamo, le parole favoriscono il crearsi di una sorta di lessico familiare che è il fondamento dell’unità familiare e dell’identità personale: condividere il pasto significa facilitare uno stato di profonda connessione tra persone.”

Cibo: ne consumiamo ovunque, per tutta la vita. A maggior ragione è necessario capire cosa ingeriamo. “Sono andata ad assaggiare il pasto a scuola e mi sono spaventata, è un’esperienza che mi ha portata a capire che nelle mense scolastiche possono esserci dei problemi – ha spiegato Claudia Paltrinieri, fondatrice di Foodinsider.it – l’alimentazione nei primi anni di vita è importante. C’è troppa attenzione al costo del pasto e non ai costi di gestione dei rifiuti. Le mense oggi producono plastica, CO2 nell’aria, bisognerebbe concepire il servizio in una visione più lungimirante, non solo coi costi di bilancio. Abbiamo perso di vista il potere nutrizionale del pasto, dei cibi.”

 

Ascolta qui l’intervista integrale