Lorella Zanardo, attivista e scrittrice, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Riguardo le polemiche sulle parole di Amadeus. “Alla fine i social hanno tanti lati positivi, ma purtroppo tendono spesso a banalizzare –ha affermato Zanardo-. Occupandoci noi da ormai 11 anni, da quando uscì il documentario “Il copro delle donne”, so che il problema va inquadrato. La frase di Amadeus è stata infelice. Fuori da ogni moralismo, chiedo agli uomini come sarebbe sgradevole per loro essere definiti solo per la propria avvenenza. Questo non si fa, soprattutto in una conferenza stampa di presentazione di un programma così importante che fa cultura nazional-popolare. Sulla frase sulla partner di Valentino Rossi credo che si sia espresso male. Possiamo mettere un punto alla questione dicendo che bisognerebbe presentare le donne in altro modo. Ma nel 2014 ricordo che Fabio Fazio aveva Belen Rodriguez come partner che ha fatto della farfallina sull’inguine il punto portante del festival. Una donna può anche decidere di uscire in mutande e fare quello che vuole, ma qui parliamo di media. Se io ho una minigonna inguinale e la farfallina, la telecamera inquadra solo determinate parti del corpo, si chiama processo di oggettivazione. Questo sminuisce fortemente. Ricordo anche due anni prima Gianni Morandi, un personaggio assolutamente positivo, aveva un trailer di presentazione del Festival con Rocco Papaleo che più sessista non si può”.

 

“Dalle nostre analisi vediamo che Amadeus conduce “I soliti ignoti” e non è per nulla sessista. Non lo massacrerei così come Fiorello che fa un’ottima tv nazional-popolare, per nulla sessista. Benissimo, invitiamo le fidanzate di, ma invitiamo anche tante donne italiane capaci, brave che meritano un palcoscenico. In Rai negli ultimi 10 anni sicuramente le riprese sono meno sessiste, ci sono stati miglioramenti, ancora però non si vedono sprazzi di modernità. Sanremo potrebbe essere l’occasione di inserire donne brave, capaci, in grado di fare una tv che arrivi a tutti senza portare avanti stereotipi sessisti. I ragazzi continuano a guardare tanta tv generalista, quindi benissimo l’attenzione su Sanremo e su cosa trasmette la Rai, ma buttiamo anche un occhio su cosa trasmettono altre tv generaliste private. Sono rimasta sorpresa quando ho visto certi personaggi che attaccavano Amadeus mentre partecipano a trasmissioni super sessiste. Facciamo un appello ad Amadeus: aggiungi agli inviti una donna giovane, che abbia qualcosa da dire, che si presenti come le ragazze italiane sono già. Solamente da noi il 90% delle giornaliste sono obbligate a stare in pizzo allo sgabello e con i tacchi, solo in Italia accade questo”.