Alberto Balboni (FDI), componente della giunta per le immunità del Senato, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Sul caso Gregoretti

“La decisione sul processo a Salvini non è nella disponibilità nemmeno dell’interessato –ha affermato Balboni-. La giunta in questo caso è un organo giurisdizionale, è un vero e proprio giudice nello stabilire se c’è stato o meno un preminente interesse pubblico. Stabilire un precedente del genere è pericolosissimo. Non c’è dubbio secondo noi che qui il ministro Salvini abbia agito nell’interesse della nazione, negare questo diventa solo un giochino politico. Comprendo le ragioni politiche per le quali 5 senatori della Lega hanno votato secondo le intenzioni di Salvini, ma noi in quella sede siamo giudici, e la valutazione giuridica deve prevalere su tutto il resto. Da avvocato secondo me non c’è proprio il reato nel merito, però negare l’interesse pubblico in casi del genere costituisce un precedente pericoloso. Vittimismo di Salvini? Non so se sia vincente. Secondo me le ragioni politiche ci sono perché Salvini con questa mossa ha messo in evidenza la pagliacciata della maggioranza che lo vuole processare, ma dopo le elezioni in Emilia Romagna, fanno ridere. Non possiamo mettere sullo stesso piano le contorsioni del centrosinistra e la mossa politica di Salvini che ha una sua logica. Tuttavia, c’erano degli interessi superiori di fronte ai quali anche la tattica politica, secondo me, si dovrebbe fermare”.