Warner Bros. Pictures presenta, in associazione con Endeavor Content/One Community/Participant Media/Macro, una produzione Gil Netter, una produzione Outlier Society: “Il diritto di opporsi”, nelle sale cinematografiche a partire dal 30 gennaio 2020. Basato sul libro “Just Mercy: A Story of Justice and Redemption” di BRYAN STEVENSON, pubblicato nel 2014 da Spiegel & Grau. L’opera letteraria è stata inserita nella lista dei best seller del New York Times per 180 settimane, oltre ad essere nominata miglior libro dell’anno dal TIMEMagazine.
Il diritto di opporsi
Il film è basato su una storia vera, un caso emblematico a sfondo razziale, che alla fine scuoterà un sistema giudiziario ingiusto. “Il diritto di opporsi” sarà proiettato in anteprima il 28 gennaio in 10 città italiane: Milano, Padova, Bologna, Napoli, Firenze, Palermo, Bari, Torino, Parma, Genova.
Radio Cusano Campus è media partner, pertanto, in esclusiva, gli studenti e i dipendenti dell’Università Niccolò Cusano avranno la possibilità di ottenere alcuni inviti gratuiti (fino ad esaurimento posti disponibili) per la visione in anteprima.
Registrazione e prenotazione online degli inviti qui: anteprimeildirittodiopporsi.it/unicusano.html
La trama
L’opposto della povertà non è la ricchezza, è la giustizia.
“Il diritto di opporsi” narra la storia, vera, potente e stimolante, del giovane avvocato Bryan Stevenson (Jordan) e la sua storica battaglia per la giustizia. Dopo essersi laureato ad Harvard, Bryan avrebbe potuto scegliere fin da subito di svolgere dei lavori redditizi. Al contrario, si dirige in Alabama con l’intento di difendere delle persone condannate ingiustamente, o che non avevano una rappresentanza adeguata, con il sostegno dell’attivista locale Eva Ansley (Larson). Uno dei suoi primi casi, nonché il più controverso, è quello di Walter McMillian (Foxx), che nel 1987 viene condannato a morte per il famoso omicidio di una ragazza di 18 anni, nonostante la preponderanza di prove che dimostrano la sua innocenza, e il fatto che l’unica testimonianza contro di lui è quella di un criminale con un movente per mentire. Negli anni che seguono, Bryan si ritroverà in un labirinto di manovre legali e politiche, di razzismo palese e sfacciato, mentre combatte per Walter, e altri come lui, con le probabilità – e il sistema – contro.
Il Cast
Il premiato regista Destin Daniel Cretton (“Il castello di vetro”, “Short Term 12”) ha diretto il film da una sceneggiatura che ha co-scritto con Andrew Lanham, tratta dal pluripremiato best-seller di memorie ad opera di Bryan Stevenson.
Michael B. Jordan e i premi Oscar® Jamie Foxx (“Ray”, “Baby Driver – Il genio della fuga”, “Django: Unchained”) e Brie Larson (“Room”, “Short Term 12” e “Captain Marvel”), sono i protagonisti de “Il diritto di opporsi”, un dramma illuminante che porta sul grande schermo una delle storie più importanti del nostro tempo. Fanno parte del cast principale anche Rob Morgan (“Mudbound”) nei panni di Herbert Richardson, un detenuto che si trova nel braccio della morte in balia del proprio destino; Tim Blake Nelson (“Wormwood”) nel ruolo di Ralph Myers, la cui cruciale testimonianza contro Walter McMillian verrà messa in discussione; Rafe Spall (“La grande scommessa”) è Tommy Chapman, il procuratore distrettuale che si batte per la colpevolezza e la condanna di Walter; O’ Shea Jackson Jr. (“Straight Outta Compton”) nei panni di Anthony Ray Hinton, un altro detenuto condannato a morte ingiustamente, la cui causa viene presa in carico da Bryan, e Karan Kendrick (“Il coraggio della verità”) nel ruolo della moglie di Walter, Minnie McMillian, che è sempre rimasta al fianco di suo marito.
5 Curiosità sul film “Il diritto di opporsi”
– “Il diritto di opporsi” è stato girato ad Atlanta e dintorni, in Georgia, con alcune sequenze esterne realizzate anche a Montgomery, in Alabama.
– L’unico set importante costruito su un teatro di posa è stato il famigerato braccio della morte di Holman Prison, di cui una parte è stata replicata ai Tyler Perry Studios di Atlanta. Seymour precisa: “Sapevamo che sarebbe stato impossibile accedere al braccio della morte di una prigione, quindi è stato necessario crearlo. Le celle misurano cinque piedi per sette, e sulle sbarre è stata saldata della maglia metallica per aggiungere la sensazione di caustrofobia. Volevamo dare al pubblico una comprensione di cosa provavano questi uomini nel vivere in piccole gabbie”.Insieme al suo direttore della fotografia di lunga data Brett Pawlak, Cretton ha utilizzato la telecamera per amplificare la natura claustrofobica delle scene nel braccio della morte.
– Prima delle riprese principali, i vari dipartimenti hanno svolto delle ricerche approfondite per delineare con precisione il periodo e il setting.
– Cretton ha creato un Dropbox con tutte le ricerche che aveva elaborato, a cui tutti i dipartimenti potevano accedere e contribuire con foto, ritagli, filmati d’archivio e altro materiale di riferimento che avevano raccolto. Quindi tutto poteva essere condiviso tra le varie squadre.
– Nel creare la colonna sonora, West afferma di aver incorporato diversi generi musicali. “Ci sono influenze di jazz, gospel, R&B e hip-hop
Perché vederlo?
Non solo per scoprire la genesi di un eroe, ma anche per smuovere le coscienze come dichiara Cretton:
“È facile pensare che i problemi che vediamo nel mondo sono troppo grandi per tentare persino di affrontarli. Ma i risultati di Bryan Stevenson e del suo team dell’EJI sono la prova che c’è sempre qualcosa che possiamo fare. La mia stessa speranza è che gli spettatori, anche solo una piccola parte, saranno in grado di mettere da parte le proprie paure o ansie personali, ed essere motivati a fare qualcosa di fronte a un errore o un’ingiustizia, grande o piccola che sia, di cui pensano di non poter fare nulla. Spero che questo film faccia loro sapere che invece si può sempre fare qualcosa.”
… Se ci guardiamo dentro,
onestamente, credo che vedremo
che tutti abbiamo bisogno di giustizia, tutti abbiamo bisogno di misericordia
e tutti abbiamo bisogno di un po’ di grazia immeritata. – BRYAN
***Articolo a cura di Michela Crisci***