Ecologia: con la rivoluzione ambientalista introdotta da Greta Thunberg sembra essere cominciata un’era nuova, di spiccata sensibilità ambientale, destinata a portarci lontano. Ne abbiamo parlato a Tutto in Famiglia, su Radio Cusano Campus, con Caterina D’Ardia, neuropsichiatra infantile dell’Università Niccolò Cusano. “Tutto ciò che viene proposto ai bambini in età precoce diventa automaticamente apprendimento – ha spiegato la professoressa – è più semplice insegnare qualcosa ad un bambino piccolo e trasformare l’insegnamento in un comportamento naturale, che ad un adulto. Per noi è più complicato in quanto certi comportamenti dobbiamo ripensarli ogni volta, mentre per loro diventano azioni naturali.”
La natura vince su tutto
Ecologia: la comunità scientifica ha avanzato nuovi paradigmi, circa il rapporto tra la natura e l’ambiente, a partire dagli ultimi dell’800. Rapporto che negli anni è andato complicandosi, a causa dell’inquinamento, della barbarie di chi brucia ettari di boschi e quantità spropositate di piante. In questo 2020 peraltro ricorre l’Anno Internazionale della salute delle piante proclamato dalle Nazioni Unite, con l’obiettivo di ricordarci l’importanza dell’ecosistema naturale per la nostra sopravvivenza: l’80% delle risorse alimentari che consumiamo arriva dalla natura e il 98% dell’ossigeno che respiriamo, cioè senza natura non sarebbe possibile neppure la nostra sopravvivenza. Le piante, la natura, hanno molto da insegnarci, la resilienza ad esempio, la continua ricerca della vita, “certi germogli rinascono pure dopo le bruciature – ha ricordato Caterina D’Ardia, congedandosi – la natura riesce a riprendersi del tutto, anche dopo situazioni faticose. L’essere umano è parte del pianeta ed è costretto ad avere rispetto nei confronti del verde, invece si sente proprietario di un ambiente più forte, di cui è ospite, e che non ha creato. A scuola ci sono bambini che fanno molti programmi di questo tipo: penso alle attività di riciclaggio, alla differenziata. In molti comuni la differenziata va avanti da anni, in altri invece si fa più fatica a capirla. Ripartiamo dallo sconfinato senso morale dei bambini.”
Ascolta qui l’intervista integrale