Giuliano Cazzola, economista, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Riguardo la possibile revoca delle concessioni ad Aspi

“Atlantia rischia di fare la fine dei Riva con Ilva –ha affermato Cazzola-. I Riva sono stati espropriati della fabbrica e poi è venuto fuori che l’unico che non aveva patteggiato ed era ancora vivo è stato assolto, se non altro in primo grado. Mi pare di aver capito che ci può essere una decisione politica che revochi le concessioni, però alla fine in uno Stato di diritto si pronuncia un giudice. E il giudice deve rilevare che le accuse che vengono fatte alla società siano vere. Purtroppo oggi con la giustizia, tra intercettazioni, stampa, sbatti il mostro in prima pagina, sembra che i processi siano risolti prima di farli. Altra cosa strana è che si maledice Atlantia e poi la si è pregata di intervenire su Alitalia. C’è un gioco politico opportunistico in questa vicenda. E’ un caso che somiglia all’Ilva, che ha avuto responsabilità nella gestione, ma per 7 anni è stata perseguitata. La cosa importante è che l’ordinanza del tribunale del riesame distrugge un filone giudiziario che ha portato Ilva sull’orlo del baratro. E’ l’inversione di una logica un pochino talebana che i magistrati di Taranto hanno avuto sull’Ilva”.

Elezioni in Emilia Romagna

“Io faccio campagna elettorale per Bonaccini. Ho appena cominciato. Sono sceso in campo perché voglio giocare nel campionato in cui gioca Salvini. C’è un campionato regionale dove gioca Bonaccini che si guarda bene dall’uscire nei confini della regione. Se ci fosse solo questo campionato, se l’Emilia Romagna fosse un’isola, facesse Stato a sé, Bonaccini vincerebbe per acclamazione. Invece c’è il campionato di Salvini che gioca in Emilia Romagna per vincere in Italia. Lui infatti dice ai suoi di girare al largo dal criticare il governo dell’Emilia Romagna, gli dice di parlare di Bibbiano. Io sono sceso in campo per giocare nel campionato di Salvini. Lui mi cita spesso nei suoi comizi. Mi accusa perché dice che sono a favore della Fornero. Io non è che posso decidere molto su quello che succederà delle pensioni, poi comunque non sono mica un matto, non sono l’unico che difende la legge Fornero. Io potrei dimostrare che il suo provvedimento di Quota 100 è sbagliato. Sono misure che costano molto e non hanno risolto il problema. Anche perché non è vero che per chi esce, c’è un altro che entra. Confronto pubblico con Salvini? L’ho già fatto altre volte. Per Salvini nutro pochissima stima per non dire di peggio, però sono disponibile a fare un confronto serio nel merito della questione. Ovviamente sono disposto a giocare ma non sul versante della prepotenza. Sul piano politico io lo considero il male assoluto e per fortuna anche le Sardine lo considerano così. Secondo me sono gli unici che hanno capito la situazione politica italiana perché hanno visto che il pericolo, sul piano politico, oggi si chiama Matteo Salvini”.