L’avvocato Antonio De Renzis, legale della famiglia di Marco Pantani, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
Il pusher di Pantani Fabio Miradossa ha dichiarato in Commissione antimafia che il ciclista è stato ucciso
“Quando Miradossa, napoletano che all’epoca aveva legami con la malavita a Napoli ed era uno dei più grossi spacciatori di Rimini, dice di aver patteggiato perché si è reso conto il procuratore non voleva la verità e che Pantani è stato ucciso, dice una balla o forse sa tutto? In un Paese normale mi aspetto che la Procura lo chiami e gli chieda spiegazioni. Ma se questo non accade non è un problema per la famiglia Pantani, bensì per tutti noi che abbiamo il diritto di pretendere dai magistrati che venga fatto l’impossibile per cercare la verità”.
“Credo che Le Iene, che stanno lavorando con grande tenacia a questo caso, potranno aiutare noi e la famiglia a trovare qualche elemento dirompente, ma a quel punto non andrò alla procura di Rimini ma a quella generale di Bologna chiedendo l’avocazione -ha aggiunto De Renzis-. Io mi sono reso conto che noi e la stragrande maggioranza dei cittadini italiani siamo convinti che la vicenda Pantani non è andata come dicono loro. Pantani è amato da tutti, ma non dobbiamo fare l’indagine per questo, bensì perché un ragazzo di 34 anni è stato picchiato, ammazzato e la scena è stata alterata. Questi sono fatti gravissimi. Qualunque persona di buonsenso dovrebbe dire: come mai Miradossa dice queste cose in tv e davanti alla Commissione antimafia e non succede niente? Che motivo aveva Miradossa di andare a dire queste cose in tv? Io sono convinto che Miradossa sappia perfettamente che Pantani è stato ucciso. Sa che Pantani fumava la droga non la sniffava e chi ha alterato la scena non conosceva le abitudini di Pantani. Io se fossi il ministro di giustizia manderei gli ispettori”.
“Miradossa è tutto fuorchè un mitomane -ha sottolineato De Renzis-. A Rimini tutti dicono che Pantani è stato ammazzato, lo dicono perché Rimini è un ambiente molto piccolo e si sanno le debolezze e le virtù di tutti. L’alterazione della stanza è un fatto acclarato. I 7 testimoni, che non si conoscono tra loro, credo abbiano detto la verità. Chi poteva eventualmente alterare la stanza prima del filmato della scientifica? Come mai non è stato fatto alcun approfondimento in tal senso? Io credo che se Pantani fosse stato ammazzato da un minorato mentale probabilmente la verità a quest’ora la sapremmo già. Evidentemente potrebbe esserci uno scenario faticoso da gestire. Noi stiamo continuando ad andare avanti, non ci fermeremo e siamo convinti che riusciremo ad aprire una crepa talmente grande che non si potrà richiudere”.