L’avvocato Domenico Musicco, presidente dell’Associazione vittime incidente stradali, sul lavoro malasanità (AVISL) e tra i relatori della legge sull’omicidio stradali, è intervenuto ai microfoni de L’Italia s’è Desta, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus per parlare degli ultimi sviluppi riguardanti la scomparsa di Gaia e Camilla, le due giovani investite a Corso Francia da Pietro Genovese: “Genovese rischia fino a 18 anni. Se dovesse configurarsi un concorso di colpa da parte delle vittime potrebbe avere uno sconto. Assoluzione? Difficile, si dovrebbe dimostrare che il comportamento delle ragazze fosse del tutto imprevedibile. Per Genovese potrebbe pesare la recidiva”
Genovese rischia fino a 18 anni
“Bisogna evitare isterismi. La legge è abbastanza chiara. È una legge che portato giustizia per quanto riguarda l’omicidio stradale. Pietro Genovese rischia una condanna, questo è indubbio. Il tasso alcolemico per un neo patentato porta la condanna da 8 a 12 anni e si può arrivare fino a 18 per la pluralità di vittime. Se poi, al termine delle indagini, si dovesse accertare un concorso di colpa da parte delle vittime, potrebbe esserci una pena ridotta del 50%. Considerato che i giudici possono sempre applicare il rito abbreviato o i patteggiamento, la pena potrebbe ancora scendere. Rischia comunque una condanna seria, effettiva e quindi il carcere”. Ci sono possibilità che Genovese venga assolto? “È possibile. Se risultasse dai filmati, dalle perizie o dalle testimonianze, che devono essere credibili, che la condotta delle ragazze era del tutto imprevedibile allora potrebbe esserci anche un’assoluzione. È difficile in questo caso perché la lucidità del guidatore potrebbe essere determinante, vedasi il tasso alcolemico rilevato a 1.4. Un’altra macchina, poi, le ha evitate. La recidiva poi potrebbe pesare. Gli era già stata ritirata la patente e per questo il giudice ha disposto gli arresti domiciliari perché dopo aver assunto sostanze ha nuovamente guidato senza rispettare le leggi”.