Gennaro Migliore, deputato di Italia Viva, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
Il ruolo di Italia viva nel governo
“Vogliamo contribuire positivamente allo sviluppo del governo -ha affermato Migliore-. e lo abbiamo dimostrato perché le proposte che abbiamo fatto, quelle ad esempio di sterilizzare l’Iva ed evitare una serie di microtasse per un miliardo, rappresentano elementi che hanno contribuito a dare un profilo a questo governo che non fosse di tasse e spendi. Non facciamo l’esercizio che fanno altri di considerare Conte un punto di riferimento per il futuro come ha fatto Zingaretti. Lo sosteniamo, lo vogliamo sostenere fino al 2023 ma sicuramente non sarà il leader di Italia viva alle prossime elezioni. Conte è stato indicato dal M5S, si è sempre dichiarato vicino al M5S, non dimentico che aveva magnificato le lodi del populismo. Molte scelte fatte dal governo gialloverde e riconfermate sono per noi molto problematiche, come quota 100 e reddito di cittadinanza, che sta rivelando le sue criticità per quanto riguarda la fase di ricerca del lavoro”.
Sul caso Salvini-Gregoretti
“Bisogna guardare le carte, che probabilmente saranno identiche a quelle caso Diciotti su cui ci siamo già espressi -ha affermato Migliore-. Il fatto che ci siano alcuni attori politici e mediatici che in ogni condizione cercando di rappresentare Italia viva non per quello che è, lo trovo un esercizio scorretto. Per quanto mi riguarda la giunta per le autorizzazioni non dovrebbe avere neanche le sigle di partito dietro. Chi entra in quella giunta deve agire come un giudice, deve valutare in scienza e coscienza, trovo sbagliato che ci siano ordini di partito dietro. Ho un’opinione molto dura nei confronti dell’operato di Salvini sull’immigrazione, ma leggere le carte significa fare un esercizio di trasparenza. Non ci sarà nessun inciucio. Non faremo come hanno fatto i 5 Stelle che sulla Diciotti non hanno letto le carte e hanno deciso di non far processare Salvini solo perché era loro alleato. Ogni caso va valutato per quello che è, senza dietrologie. Salvini martire politico se condannato? Dal punto di visto di vista politico la dichiarazione di Salvini corrisponde alla famosa e infausta frase del dateci i pieni poteri. Tranne i sovrani assoluti e i dittatori, non esiste nessuno che non debba rispondere davanti alla legge dei suoi comportamenti. Il fatto che Salvini anziché dire: “sono innocente e lo proverò in ogni side”, parli di un’aggressione rispetto al quale bisogna reagire col ‘processateci tutti’ è la triste prosecuzione della stagione del Papeete”.
Sul congresso della Lega
“E’ una nuova Lega con i peggiori vizi dei partiti sovranisti. E’ stato liquidato con un tratto di penna un progetto politico originario, che era addirittura secessionista, per dichiararsi partito nazionalista che assume i peggiori tratti dei partiti sovranisti e nazionalisti che ci sono nel resto d’Europa. Un partito di destra con un’idea di convivenza che io non condivido, che prevede anche una specie di primato della razza italiana, cosa che per quanto mi riguarda è una teoria ridicola se non fosse che trova riscontro in un’insofferenza all’interno del Paese nei confronti di una convivenza che dovrebbe essere inclusiva”.