Rigenitorizzazione: è il tema della canzone “Non ho mai capito”, scritta e interpretata da Adriano Formoso, autore di Nascere a tempo di rock, ricercatore, psicoterapeuta e cantautore, intervenuto su Radio Cusano Campus a Tutto in Famiglia. 

“Nel mio essere cantautore, e uomo di ricerca, ho voluto trattare il tema con un brano che spiega il significato del concetto e ad un certo punto dice sono stato padre e madre unica voce delle sere – ha spiegato il dott. Formoso – esorto con gratitudine ad andare a vedere il video, su Youtube, girato a Londra, la città europea con più italiani, che attira più ragazzi, e dove non si è condizionati dallo sguardo indiscreto degli adulti e degli altri.” 

Rigenitorizzazione, il significato

Il senso del concetto di rigenitorizzazione “asserisce ai fondamenti della tradizione analitica. Basti pensare ad Eric Bern, padre dell’analisi transazionale, che capiva che lo scopo della psicoterapia era il conseguimento da parte degli individui di una certa autonomia, che si manifesta con il recupero dell’uso della consapevolezza, della spontaneità e dell’intimità e per fare questo è necessario svincolarsi da legami obbligatori – ha sottolineato Adriano Formoso – veniamo al mondo per stare con delle persone, obbligatoriamente. In altre trasmissioni abbiamo visto come alcuni rapporti tra fratelli si sfilacciano, tutto accade perché siamo condizionati a dei legami che obbligano a vivere in un certo modo, e forzare alcune scelte. I genitori, la famiglia, vanno amati, ma bisogna vederli come un secondo anello della nostra intimità.”

Durante i giorni che precedono l’arrivo del Natale, parlare di rigenitorizzazione è calzante, in quanto la possibilità di staccarsi dai legami obbligatori rappresenta un buon modo e motivo di rinascita. “Auguriamo a tutti che il copione di vita, e le decisioni prese nell’infanzia vengano cambiate o riconfermate dalla nostra coscienza, dalle nostre decisioni – si è congedato il cantautore e autore Adriano Formoso – quindi dobbiamo chiederci chi siamo o cosa vogliamo? Come vogliamo spendere la nostra vita e quale senso vogliamo dare alla nostra vita, la nostra vita non della nostra donna o dei nostri genitori.”

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