Gianluigi Paragone, senatore del M5S, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
Il M5S è cambiato
“Il M5S era diventato membrana contenitiva di una voglia di riscatto -ha affermato Paragone-. se tu in un anno e mezzo perdi tutti questi voti è perché hai tradito un sogno. Il Movimento non può pensare di diventare tutto un tratto un soggetto bello, fighetto. Ieri sera ero a una cena di attivisti, lì ci sono ancora persone che credono che l’Europa sia cattiva, ingiusta, generatrice di conflitti sociali. Noi lo dicevamo. Io andavo bene quando bisognava salire sul palco e parlare delle ingiustizie dell’Europa. Non puoi pensare però che una volta sceso dal palco io possa appoggiare governi che hanno partecipato alla costruzione di quel sistema europeo. Grillo ha detto: noi dobbiamo restare su questo campo qua. A me non sta sul culo il PD, però non voglio all’Economia un ministro che sia vicino a quel credo neoliberista che ha ispirato l’Europa. Non posso continuare a sentirmi dire, persino sulle bollette della luce, che non si può fare nulla perché non ci sono i soldi. Se ho votato M5S e mi sono candidato è perché non avevo più voglia di sentir dire che non ci sono i soldi. Non si può rinnegare quello che dicevamo e che Grillo diceva sull’Europa e sulla sovranità. Se questa manovra restrittiva l’avesse fatta il governo precedente con Tria io non l’avrei votata comunque”.
Possibile passaggio alla Lega?
“Spazziamo via qualsiasi voce su questo. Come si può pensare che io possa passare alla Lega quando la Lega si è innamorata di Mario Draghi. Io credo che l’Europa così com’è non va bene. Io sono incazzato come non mai perché vedo che se ne fottono completamente e non mi possono venire a dire che ce l’ho col governo. Io ieri ho votato il decreto fiscale, continuo a sollevare il tema del nostro rapporto con l’Europa. Io ho una faccia, una reputazione, se gli altri non ce l’hanno sono fatti loro. Pretendo che queste idee diventino programma di governo dato che siamo la prima forza parlamentare. Se qualcuno ha paura si levi, si levi”.