Paolo Diop, responsabile immigrazione di Fratelli d’Italia, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano: “Canzone Zalone? Non la trovo assolutamente offensiva, ma geniale. Si può scherzare anche su certi temi. Non vedo l’ora di vedere il film e magari di incontrarlo e farmi un selfie con lui dicendo: sono io l’immigrato che ti frega la moglie. Non capisco proprio chi si è offeso per questa canzone, sono persone che probabilmente si offendono per tutto. Naturalmente spero che nel 2030 la situazione sia cambiata e che Checco non debba più fare le canzoni sugli immigrati, perché ci sarà un’integrazione talmente alta che non si parlerà più di queste cose. Io mi sento sempre fuori casa, anche a destra qualcuno che non mi conosce dice: ma chi è questo? E invece a sinistra continuano a dirmi che sono un traditore. Io sono una persona che ha espresso le proprie idee. La mia storia racconta che in Italia ci si può integrare”
Riguardo la canzone ‘Immigrato’ di Checco Zalone
“Non è assolutamente offensiva –ha affermato Diop-. Checco è un genio, riesce a scherzare su qualcosa che in Italia è sempre al centro della polemica, l’immigrazione e l’integrazione. Credo che abbia fatto benissimo a farlo. Si può scherzare anche sui luoghi comuni. Non vedo l’ora di vedere il film e magari di incontrarlo e farmi un selfie con lui dicendo: sono io l’immigrato che ti frega la moglie. Non credo che non si possa più scherzare su certi temi. Io ho trovato simpatico anche il titolo del Corriere dello Sport ‘Black Friday’. Credo che la canzone di Zalone rappresenti molto la realtà dei fatti, tocca entrambi i lati e fa riflettere su certe cose che diciamo sull’immigrazione. Naturalmente spero che nel 2030 la situazione sia cambiata e che Checco non debba più fare le canzoni sugli immigrati, perché ci sarà un’integrazione talmente alta che non si parlerà più di queste cose. Chi si è sentito offeso? Non li capisco proprio, sono persone che probabilmente si offendono per tutto. Io non mi offendo con chi mi offende a livello razziale, figuriamoci con chi ci scherza su, se non ci sai scherzare su vuol dire che hai problemi seri. Io mi sento sempre fuori casa, anche a destra qualcuno che non mi conosce dice: ma chi è questo? E invece a sinistra continuano a dirmi che sono un traditore. Io sono una persona che ha espresso le proprie idee. La mia storia racconta che in Italia ci si può integrare e poter professare le proprie idee in qualsiasi ruolo. Il resto è tutta demagogia e politica spiccia”.