Caso Pecorelli, l’avvocato Valter Biscotti, legale della famiglia Pecorelli, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano: “Proiettili non sono spariti, diciamo che non si trovano. In stanze piene di scatoloni e scartoffie, trovare gli atti di un procedimento di 30 anni fa non è una cosa semplice. Io ho ancora fiducia, al momento non vedo ombre su questo. Non voglio credere che ci siano manine o manone che ancora cercano di occultare la verità sull’omicidio. L’omicidio Pecorelli è insoluto, quindi non credo che qualcuno abbia pensato negli uffici di distruggere i reperti”. Sulla riforma della prescrizione: “E’ un vero e proprio attentato ai diritti del cittadino”
Sulla sparizione dei proiettili che uccisero Mino Pecorelli
“Non sono spariti –ha affermato Biscotti-. Diciamo che non si trovano. In stanze piene di scatoloni e scartoffie come quelle dell’ufficio corpi del reato, trovare gli atti di un procedimento di 30 anni fa non è una cosa semplice. Io ho ancora fiducia, al momento non vedo ombre su questo. Non voglio credere che ci siano manine o manone che ancora cercano di occultare la verità sull’omicidio Pecorelli, anche perché stiamo parlando di 40 anni fa e i mandanti o i beneficiari di questo omicidio sono probabilmente tutti morti. Siccome Pecorelli era un giornalista coi controfiocchi, probabilmente ha pagato il fatto di aver toccato qualche filo scoperto con la sua attività giornalistica. E’ giusto ristabilire con correttezza la sua moralità. Lo scopo della sua famiglia è proprio quello di ristabilire la verità. E’ vero che questi proiettili hanno avuto una vita travagliata perché più volte sono stati esaminati dai periti, però nel marasma di carte vecchie di 30 anni non è facile risalire a tutto quanto. L’omicidio Pecorelli è insoluto, quindi non credo che qualcuno abbia pensato negli uffici di distruggere i reperti”.
Sulla riforma della prescrizione
“E’ una riforma ingiusta che non privilegia i cittadini. Non solo non è costituzionale, ma è un vero e proprio attentato ai diritti del cittadino che diventerebbe prigioniero a vita del processo”.