5G: da domani a Roma una tre giorni dove industria, comunità scientifica ed economica e pubbliche amministrazioni si confronteranno sulle potenzialità e le sfide da affrontare dell’internet ultraveloce e ultrasicura. Ne abbiamo parlato a Tutto in Famiglia con Luca D’Antonio, responsabile strategie e innovazione della JMA Teco, con sede a Castel San Pietro in provincia di Bologna: l’azienda è “la testa e il cuore” del gruppo americano Jma Wireless.

Cos’è il 5G?

“E’ la quinta generazione di sistemi mobili, la prima è stata lanciata in Italia dall’allora SIP per i mondiali di Italia 90, poi c’è stata la seconda, la terza generazione, l’attuale è la quarta. Sono sistemi ideati e progettati da gruppi internazionali – ha spiegato Luca D’Antonio della JMA Teco – tutti i rappresentanti di tutte le aziende di comunicazione, nel mondo, collaborano per scrivere e progettare nuovi sistemi comunicativi. La JMA Wireless è un’azienda statunitense attiva nel campo delle telecomunicazioni mobili: progetta, ingegnerizza e produce sistemi per la telefonia delle telecomunicazioni.”

Cosa cambierà?

5G: a quale cambiamento è necessario prepararsi? “Il 5G è il primo sistema di comunicazione ideato per mettere in comunicazione le macchine senza necessità dell’intervento dell’uomo. Per macchine non intendo soltanto automobili, ma macchine sotto tutti i punti di vista – ha aggiunto D’Antonio – da un punto di vista dell’utente non cambia molto, avremo sempre uno smartphone o un tablet che si collegherà al 5G con maggiore velocità: cambieranno le tipologie di utenza. I sistemi di telecomunicazione sono parte integrante della nostra vita. L’evoluzione tecnologica e sociale procedono di pari passo ed è difficile stabilire quale delle due guidi l’altra. Perdiamo il lume della ragione quando ci troviamo in una situazione in cui vorremmo avere segnale e non lo troviamo, questo è un dato di fatto innegabile. I sistemi di telecomunicazione mobili funzionano in questo modo. Le nostre soluzioni sono studiate in modo specifico per ambienti come stadi, centri commerciali, campus industriali. Il modo in cui si porta il segnale all’interno degli edifici è diverso da quello per cui il segnale viene trasmesso fuori dagli edifici.”

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