Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia (Lega) è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
Il Comitatone per Venezia.
“Partiamo dal presupposto che il Comitatone è una realtà istituita per legge, una riunione ufficiale che ha poteri deliberativi –ha affermato Zaia-. Il comitatone governa tutto ciò che è la partita Mose e la legge speciale per Venezia e non si riuniva più da due anni. Io ho chiesto di convocarlo da mesi. Il Mose è un cantiere dello Stato, sono stati investiti oltre 5 miliardi, mancano ancora 320 milioni e il governo ha confermato i finanziamenti. Ci dicono che è già cantierato per il 93% quindi questi 320 milioni dovrebbero servire a completare l’altro 7%. Nel 1984, io avevo 16 anni, hanno dato l’incarico per progettare il Mose, nel 1992 quando io andavo ancora all’università, hanno fatto il progetto definitivo. L’inizio dei lavori è del 2003 e poi è storia attuale. Quindi adesso si tratterà di capire che questo Mose, modello unico nel mondo, funzionerà. Il Mose è un’opera di altissimo valore ingegneristico e di grande creatività. Paratie sott’acqua? Le paratie stanno sott’acqua perché nessuno le voleva vedere a terra, per questioni di impatto ambientale. Sulla carta dovrebbe funzionare, quando ci sarà la prova di collaudo capiremo se funziona o meno. Io spero che funzioni, altrimenti avremmo buttato 5 miliardi e mezzo. Se non funzionasse sarebbe una tragedia per Venezia, perché avremmo buttato soldi pubblici e Venezia non avrebbe risolto il problema. Dopo l’inchiesta del 2014 sul Mose, il consorzio Venezia Nuova venne commissariato con tre commissari, da quel momento è stato molto difficile avere informazioni. C’è stata una volontà di guardare da distante questo cantiere considerando quanto di grave è accaduto”.
I danni del maltempo
“Ho voluto una nomina irrituale, quella del sindaco di Venezia come commissario perché l’acqua ha fatto un sacco di danni. L’isola di Pellestrina è stata totalmente devastata dall’alluvione e ci sono persone che hanno perso la vita”.
I cambiamenti climatici
“I cambiamenti climatici ci sono, ma la preoccupazione è l’azione dell’uomo a favorire i cambiamenti climatici. L’uomo fa danni devastanti perché è convinto di essere immortale e più forte della natura. Bisogna avere un rapporto con la natura che sia molto più rispettoso, questa è la vera questione”.
Autonomia differenziata
“Sono un autonomista incallito, ma non lo dico per questo, è un dato di fatto che l’autonomia accorcia le catene decisionali, oggi invece siamo l’ufficio complicazione cose semplici”.