Paola Radaelli è la Presidente dell’Unavi, Unione Nazionale Vittime e in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne è intervenuta a Un Giorno Da Ascoltare per parlare di questo grande dramma che coinvolge sempre più donne in Italia e non solo.

Unione Nazionale Vittime

Innanzitutto vorrei ricordare a tutti che la Giornata contro la violenza sulle donne è tutti i giorni: dobbiamo ricordarci che vittime potremmo essere tutte noi, donne di qualsiasi età e in qualsiasi momento della giornata, in casa, al lavoro o per strada! Non bisogna sottovalutare il problema perché potrebbe capitare a chiunque. Questa Associazione nasce dopo un incontro molto importante a Venezia in cui erano presenti molte istituzioni; finito il convegno ci viene detto di fare un’Associazione vicina alle vittime di violenza da parte degli uomini, volevamo creare una sorta di famiglia e così abbiamo iniziato ad intraprendere questo percorso che ad oggi è diventato un vero e proprio grande lavoro tutto interamente a scopo di beneficenza compresi gli avvocati che ci danno una grande mano e molto sostegno. Tutto quello che manca allo Stato cerchiamo di darlo noi.

Le mancanze dello Stato

Cerchiamo di sopperire alle mancanze attuali dello Stato ma di certo non abbiamo la bacchetta magica per poter colmare un vuoto che è ancora troppo grande: in questi anni speravamo di riuscire ad ottenere qualcosa in più ma sembra che questo sia ancora un argomento tabù; è vero che è stato istituito il Codice Rosso da qualche mese a questa parte ma sembra essere ancora molto carente su qualche punto: la cosa buona però è che siamo riusciti a far togliere la soglia di reddito sugli indennizzi delle famiglie delle vittime infatti prima chi superava gli 11.500 euro l’anno non aveva diritto agli indennizzi e tutto questo ci sembrava assurdo perché non ci sono vittime di serie A o di serie B.