Angelo Ciocca, europarlamentare della Lega, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Il caso Mes

“Non si può agire su una tematica così importante senza avere l’indirizzo politico del Parlamento –ha affermato Ciocca-. Quindi Conte deve chiarire se sono stati presi accordi o no in quel famoso vertice segreto di giugno. Il fondo salva Stati come nome è anche affascinante, ma sono le condizioni di questo fondo che porterebbero a fondo i cittadini italiani. Non possiamo permetterci di dare altri 14 miliardi di Euro per questo fondo e non possiamo accettare una modifica del Mes che dice che, qualora dovessimo avere necessità di riprenderci i nostri soldi, ci troveremmo obbligati a politiche di rigore e a cedere gli asset strategici del Paese ad altri Paesi europei. Da un lato serve che Conte chiarisca tutto in Parlamento, dall’altro serve che sia chiaro che l’Italia non accetta nessuna modifica in questa direzione altrimenti ipotecheremmo il Paese. L’Europa e la globalizzazione ci hanno già portato via molto, non vorremmo che ci portino via anche un altro patrimonio degli italiani, ovvero i nostri risparmi. Quando eravamo al governo il Mes è stato oggetto di discussione e l’indirizzo di lega e M5S era chiaro: non andare a peggiorare la situazione con la modifica del fondo salva stati. Portogallo ha usufruito del fondo? L’attuale condizione non obbliga loro a cedere gli asset strategici del Paese come invece prevede la nuova proposta. Inoltre non hanno un debito pubblico alto come quello italiano. E poi quando tocca all’Italia su questi meccanismi rischiamo di uscirne stritolati perché la finanza guarda con molto interesse ai risparmi delle famiglie italiane e noi dobbiamo difenderli”.

Conte

“Conte è stato portato nel ruolo di primo ministro dal popolo e lui stesso si era dichiarato avvocato del popolo -ha detto Ciocca-. Oggi per salvare la sua poltrona ha fatto un patto col diavolo, diventando burattino di Berlino e Parigi. Fanno bene Lega e M5S a guardare con attenzione gli impegni, le firme e i comportamenti di Conte. Si corre il rischio che per prendere ordini da Francia e Germania Conte possa ipotecare il Paese.