L’attore comico Maurizio Ferrini è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Cosa succede in città” condotta da Emanuela Valente su Radio Cusano Campus. Ferrini ha avuto un grande successo negli anni ’80-’90, il programma di Renzo Arbore “Quelli della notte”, lo ha lanciato, il personaggio della signora Coriandoli gli ha dato la notorietà. Poi il silenzio: “Ho detto qualche no di troppo e quei no sono stati fatali – ha spiegato l’attore – di un rifiuto mi sono pentito, quello a Sergio Leone. E pensare che lavorare con lui è sempre stato il mio sogno“.
Ferrini pronto a tornare in scena ma sul web
“Quando chiamo il meccanico per sapere se è pronta la macchina, dall’altra parte sento che dicono: ‘E’ pronta la macchina della signora Coriandoli?’. Adesso però devo tornare con un nuovo personaggio che batta la signora Coriandoli. Si tratta del figlio della signora Coriandoli. E’ un ragazzo con qualche problema mentale, farà sempre ridere spero. I perdenti fanno simpatia, questo qui è un perdentone. Sto pensando di proporre anche un duetto tra mamma e figlio. Sto producendo, spero di non tradire le aspettative del pubblico. Adesso mi tuffo nel web e che Dio me la mandi buona”.
Sulla sua carriera
“Ho detto dei no tremendi a tutti, quando dici no passi per uno che se la tira. Ho detto di no a Giuseppe Bertolucci. I no feriscono a fondo le persone, quelle famose soprattutto. Ho detto no perché non mi piacevano i progetti. Purtroppo ho detto di no anche a Sergio Leone per fare la parte di Sordi in ‘Troppo forte’ e mi pento amaramente, è stata una cantonata pazzesca. Era sempre stato il mio sogno essere prodotto da Leone, è stata un’ignorantata e lo dissi anche a Carlo Verdone che poi mi ha richiamato per ‘Compagni di scuola’. Gli ho detto che non ero stato io a dirgli di no, ero posseduto da un fantasma. E’ anche destino, si vede che il mio destino era quello. Ho passato un brutto periodo per colpa di questi no e non mi chiamavano più. Adesso però è tutto resettato, sto alla grande. Il mio vecchio gruppo di quelli della notte, Nino Frassica, mi è sempre stato vicino. Mi sento tirato a lucido, migliorato”.
Sulle elezioni in Emilia Romagna
“C’è un rischio enorme che la regione rossa per antonomasia possa passare alla Lega come l’Umbria, siamo in fibrillazione. Qui è traumatica la cosa… più che traumatica diciamo che i tempi cambiano. Secondo me un attore è giusto che non si schieri nel privato, quindi non sono uno di quelli che fanno campagna elettorale a destra o a sinistra. L’attore è già politico, perché nel momento in cui critichi qualcosa intervieni in maniera politica”.