Il Prof. Domenico De Masi, sociologo, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
Ius soli
“Le parole di Di Maio mi hanno sorpreso –ha affermato De Masi-. Sembra che il parlamento si debba interessare di una cosa per volta. C’è l’urgenza Venezia, Mose, e poi nella graduatoria dei temi prima o poi arriverà lo ius soli o lo ius culturae. Ci sono delle commissioni specifiche che si possono occupare dei vari temi. Per quanto riguarda lo ius soli il problema non è la realtà, ma l’ideologia che c’è dietro. Alcuni sono contrari perché non accettano che andiamo verso una società multirazziale. Dove c’è una società multirazziale c’è progresso. Gli Usa sono il Paese forse più multirazziale del mondo. La multirazzialità è una realtà sempre più diffusa, bisogna soltanto prepararsi a questo e lo ius soli è un primo passo, peraltro ritardatario e debole”.
Elezioni in Emilia Romagna
“Il problema dell’Emilia è inquietante. Stiamo parlando di una delle regioni più ricche del mondo, quindi non ha nulla di cui lamentarsi. Non vedo perché debba avere paura di qualcosa. E’ una regione con un bassissimo tasso di disoccupazione e di criminalità, se si mette a credere a Salvini siamo proprio agli sgoccioli. Che poi ci sia differenza tra città e campagna, dipende dal fatto che la città le cose le vede in prima persona, la campagna le sente dai media. Noi abbiamo un caso chiarissimo: ci sono 2 milioni e 300mila persone povere che finalmente mangiano grazie al reddito di cittadinanza, il 60% di queste persone è fatto di inabili e bambini, solo il 40% è fatto di persone che potrebbe lavorare. Dovremmo essere fieri che in 6 mesi si è riusciti grazie all’Inps si è riusciti a mettere su una macchina del genere”.