La giovane attivista svedese è riuscita a incoraggiare un grande interesse sulla questione ambientale, ma ha attirato anche critiche feroci. L’iniziativa lanciata da Greta, per sensibilizzare sui temi ambientali, si è ben presto trasformata in un movimento globale sulla ecosostenibilità ambientale che ha, a catena, dato vita ad altri movimenti. Ma che cosa intendiamo per ecosostenibilità ambientale?

Ecosostenibilità ambientale

È la capacità dell’uomo di preservare la natura, affinché le prossime generazioni possano usufruire della stessa quantità di risorse di cui abbiamo disponibilità oggi. Bisogna impegnarsi per proteggere l’interesse degli animali, delle piante, più in generale dell’intero ecosistema. Importante è l’impegno di ogni individuo, ognuno nel suo piccolo può fare la differenza. Come? Con queste semplici accortezze:

  • Riciclaggio e compostaggio
  • Riparare anziché buttare, prediligendo prodotti con una lunga vita
  • Ridurre i consumi, scegliendo prodotti a basso impatto ambientale
  • Riutilizzare e abolire l’uso e getta

Il Ministero dell’Ambiente, attento alla salvaguardia del pianeta Terra, ha attuato molte iniziative come l’obbligo a l’utilizzo dei sacchetti bio nei supermercati. Ma negli ultimi anni l’ecosostenibiltà viene adottata anche da altri settori:

  • Moda ecosolidale
  • Arte ecosostenibile
  • Mobilità sostenibile

Ecosostenibilità: le cause e conseguenze dello scioglimento dei ghiacciai

Sentire il telegiornale che parla dell’importante problematica dello scioglimento dei ghiacciai, delle sue severe cause e gravi ripercussioni sull’ambiente è ormai all’ordine del giorno. Lo scioglimento dei ghiacciai è causato dal cambiamento climatico, conseguenza della estesa industrializzazione del nostro pianeta negli ultimi 200 anni.  Quindi siamo noi la causa: l’uomo e il suo comportamento. E i primi effetti si sono incontrati già a partire dal XX secolo, il fenomeno poi è andato peggiorando.

Causa scioglimento dei ghiacciai:

  • L’importante produzione di Co2
  • Intensiva combustione carbonio fossile
  • Esteso processo di deforestazione

Conseguenze del fenomeno:

  • Aumento del livello degli oceani
  • Stravolgimento del clima
  • Squilibro catena ambientale

Questa emergenza climatica va di pari passo ad un altro problema: la plastica e il suo uso smoderato. A questo proposito si è sviluppato il movimento Plastic Free. Una utopia o una vera alternativa ecosostenibile?

Plastic free: il movimento consapevole

Plastic free è una iniziativa che sta coinvolgendo l’Italia e il mondo intero per eliminare la plastica dal nostro pianeta. L’ iniziativa Plastic free è indipendente, ma al contempo di supporto alle nuove normative previste dal ministero dell’ambiente e dalla comunità europea e risponde alla direttiva comunitaria che dal 2021 proibirà in tutti i Paesi dell’UE l’utilizzo delle plastiche monouso.

Plastic free, quindi, consiste in una sensibilizzazione nei confronti dei cittadini che sono i primi consumatori di questa materia. Non è una legge ma un vero e proprio movimento che si basa sulla consapevolezza di come la plastica sia ormai un problema per tutto il mondo.

Anche gli Atenei stanno provvedendo ad adeguarsi alla normativa e soprattutto a sensibilizzare gli studenti. Ad esempio nel campus della Cusano di Roma si può utilizzare gratuitamente il dispenser d’acqua potabile e acquistando una borraccia AMKA si può sostenere una doppia buona causa: salvaguardare l’ambiente e contribuire al progetto “Acquafrica” in collaborazione con AMKA Onlus per favorire l’accesso all’acqua potabile nei villaggi dell’area di Mabaya, a sud della Repubblica Democratica del Congo.

Articolo a cura di:

A. Fiorini, F. Fiorini, N. Asefa, C. Bellomio, D. Cappilli – Alunni dell’Istituto Einstein -Bachelet che hanno partecipato al P.C.T.O presso Radio Cusano Campus