Pensioni, parla un’esodata: “Da 8 anni noi esodati siamo in un buco nero, anche in questa legge di bilancio la salvaguardia per noi non c’è. Chiediamo che venga inserito un emendamento alla manovra con la massima priorità. Abbiamo fatto numerose richieste per essere ricevuti dalla neo ministra Catalfo ma ancora non ci ha risposto. Su di noi hanno messo una pietra tombale, è come se ci avessero cancellato dall’anagrafe, però le tasse le dobbiamo pagare

Gabriella Stojan, lavoratrice esodata, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Riguardo la situazione dei 6mila esodati. “Siamo da 8 anni in questa situazione –ha affermato Stojan-. Dall’emanazione dell’ultima salvaguardia in particolare. Ci sono persone tra di noi che dovevano andare in pensione due anni fa e hanno già perso due anni. Molti di noi sono già finiti in un buco nero, per non parlare della salute che è andata completamente a rotoli. E ancora in questa nuova legge di bilancio la salvaguardia per noi ultimi esodati non c’è. Chiediamo che venga inserito un emendamento in questa legge di bilancio con la massima priorità. Prima della crisi del precedente governo avevamo avuto degli incontri con il sottosegretario Durigon, ci era stato detto che avrebbero valutato questa cosa, poi è caduto il governo e ci siamo ritrovati a ricominciare da capo. Di Maio ci aveva promesso che avrebbe inserito la salvaguardia nella legge di bilancio. Abbiamo fatto numerose richieste per essere ricevuti dalla neo ministra Catalfo ma ancora non ci ha risposto. Noi chiediamo una sanatoria di un’ingiustizia, qualunque partito in Parlamento dovrebbe votare la nostra salvaguardia. Siamo gente nata negli anni ’50 e siamo ancora fermi al palo. La cosa che ci lascia maggiormente perplessi è che ci hanno sempre detto che l’Inps non è in grado di quantificare la platea degli esodati, ma non è l’Inps che deve farlo, è il legislatore. Io sono stata licenziata ante la legge Fornero come gli altri, quindi a noi è stata applicata una legge retroattivamente. Molte di noi sono donne. Su di noi hanno messo una pietra tombale, è come se ci avessero cancellato dall’anagrafe, però le tasse le dobbiamo pagare. Gli unici che si sono mobilitati in nostro favore sono i sindacati. Il Sen. Tommaso Nannicini ha dichiarato che si sarebbe impegnato a far inserire questo emendamento a nostro favore nella legge di bilancio. In Commissione alla Camera l’on. Walter Rizzetto ha presentato un’interrogazione al ministro che però non ha ancora dato risposto”.