Rosato (Italia viva): “In Emilia sosterremo Bonaccini, che ci sia il M5S o no. Governo? Siamo quelli che insieme a Conte questo governo l’hanno voluto con più forza, ci interessa che sia stabile. Per noi si va avanti fino al 2023. Questo è un governo Salvini perché al governo c’era lui, si è ritirato perché si è accorto che non era in grado di fare la legge di bilancio e ha detto al Parlamento di scegliere un altro governo. Manovra? Lavoreremo per renderla ancora più coraggiosa. Penso che ci siano tempi e modi per correggere alcune questioni che sono inutilmente gravose. Legge elettorale? Per me si può cambiare, ma se è così brutta perché l’hanno votata tutti e non la cambiano?”

Il vicepresidente della Camera Ettore Rosato, coordinatore di Italia Viva, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Sul dibattito interno a Pd e M5S. “A noi interessa la stabilità del governo, non i dibattiti interni ai gruppi politici –ha affermato Rosato-. Bisogna che ognuno si assuma la responsabilità di dire: c’è prima l’interesse generale del Paese e poi ci sono le discussioni interne. Questo è uno dei motivi per cui abbiamo fatto un altro partito, perché dobbiamo focalizzarci unicamente sui contenuti”.

Sulle elezioni in Emilia Romagna. “Per l’Emilia pancia a terra per Stefano Bonaccini che ha fatto bene il governatore, i cittadini dell’Emilia meritano la sua riconferma e quindi noi siamo impegnati a sostenerlo con la nostra presenza e il nostro impegno diretto. Faremo una campagna sulla sua persona di presidente, e con personalità che collaboreranno con la sua lista di presidente. Noi avevamo detto che qualunque fosse l’alleanza, se col M5S o meno, Bonaccini va riconfermato”.

Sul governo. “Insieme a Conte siamo quelli che questo governo l’hanno voluto con più forza. Senza la determinazione di Renzi oggi al governo avremmo avuto Salvini, che è uno che secondo me governa male. Il problema di Salvini è che promette e non realizza, il suo governo è durato forse troppo poco per far capire a tutti come Salvini abbia riempito il Paese di promesse e debiti. Noi dobbiamo lavorare per raggiungere gli obiettivi, il primo è non alzare le tasse. Abbiamo evitato 23 miliardi di aumento dell’iva, nei ritocchi della manovra abbiamo tolto anche alcuni balzelli che c’erano, ci saranno altre limature. Abbiamo messo risorse per le imprese e per la famiglia, misure che aiutano l’occupazione. Certo, non ci sono le soluzioni a tutti i mali, ma c’è sicuramente un cambio di linea rispetto al governo precedente. Sulla manovra penso che ci siano tempi e modi per correggere alcune questioni, che sono inutilmente gravose. Questo è un governo Salvini perché al governo c’era lui, si è ritirato perché si è accorto che non era in grado di fare la legge di bilancio e ha detto al Parlamento di scegliere un altro governo. Manovra poco coraggiosa? In un governo di coalizione c’è sempre la ricerca della mediazione e la ricerca della compatibilità con le regole di bilancio europee e con il debito pubblico italiano. Lavoreremo per renderla ancora più coraggiosa, ma il coraggio nel trovare 23 miliardi per evitare l’aumento dell’iva non è una cosa scontata. Per noi si va avanti fino al 2023. Lo diciamo ogni giorno, sono altri che evocano le urne”.

Sulla legge elettorale. “Questa è la legge elettorale più votata nella storia della Repubblica. Se era tanto brutta perché l’avete votata, e perché non la cambiate? Per me si può cambiare. Le leggi elettorali possono essere belle o brutte a seconda dei gusti, però alla fine la legge elettorale fotografa la situazione e la situazione era che c’erano tre poli. Oggi quei poli si sono disgregati quindi di fronte a questo è chiaro che ci possa essere un cambiamento della legge elettorale”.