Ninive Usala, una dei navigator idonei rimasti fuori dalla lista dei 6mila vincitori del concorso, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “Cosa succede in città” condotta da Emanuela Valente su Radio Cusano Campus.

Anche i 3mila idonei chiedono di essere assunti perché il numero dei navigator contrattualizzati non basta per seguire i fruitori del reddito di cittadinanza

“Le nostre richieste non sono una puntatura di piedi –ha spiegato Usala-. I navigator assunti non riescono a star dietro a tutti i percettori del reddito quindi a rimetterci saranno le politiche attive. E’ talmente composito e complesso il fenomeno di precarietà e disoccupazione che un navigator difficilmente riuscirà a poter affrontare veramente in maniera solida e strutturata un percorso con il proprio utente, quando ha di fronte tantissimi utenti”.

“Abbiamo avuto notizie di come si stanno svolgendo i colloqui per i percettori del reddito e ci rendiamo conto che c’è stato anche un rimansionamento di tanti navigator che non era neanche previsto -ha spiegato Usala-. Una percettrice del reddito che ha fatto il primo colloquio di orientamento con il suo navigator mi ha detto di essere rimasta spiazzata perché si è trovata di fronte il navigator e il dirigente del CPI che hanno aggiornato la sua anagrafica e che però le hanno parlato di gruppi di orientamento collettivi. Lei è rimasta spiazzata perché si aspettava tutt’altro, si aspettava che il navigator andasse a scandagliare le sue competenze e iniziasse una fase di matching con le offerte di lavoro. Probabilmente avverrà in futuro, ma ho paura che sia un futuro troppo lontano”.

“Il rammarico del nostro gruppo -ha concluso Usala- è che proprio i genitori putativi di questa misura non ci degnano di una risposta, nonostante proviamo a contattarli da giugno. Ci riferiamo al M5S, ai ministri Catalfo e Di Maio. C’è un silenzio che secondo me non è casuale, è motivato. Abbiamo provato la strada del dialogo, ora pensiamo di tutelarci a livello sindacale”.