Ansia da prestazione femminile: questo è l’argomento trattato con la Dott.ssa Serenella Salomoni all’interno della rubrica Quello Che le Donne non dicono di Un Giorno Da Ascoltare. Sentiamo spesso parlare dell’ansia da prestazione maschile ma mai di quella femminile. Come mai? Esiste davvero? Come si manifesta? E’ una sindrome?

Ansia da prestazione femminile

“Può essere anche una sindrome: nei libri di sessuologia però se ne parla solo al maschile anche se ai nostri giorni ci siamo resi conto che in effetti ci sono tanti casi in cui la donna ha molta ansia soprattutto fra le lenzuola. Va però precisata una cosa: l’ansia da prestazione femminile, contrariamente a quella maschile, è legata all’aspetto fisico, alla paura di non essere abbastanza, di non piacere abbastanza mentre quella maschile all’erezione, al timore di non averla, di non poter reggere l’intero rapporto sessuale. Una donna che ha il timore di essere tradita, ad esempio, potrà soffrire di questo disturbo perché sarà molto legata al confronto con l’ipotetica amante del suo compagno, avrà paura di essere meno attraente dell’altra, di vestirsi peggio, di essere meno giovane dell’altra: in poche parole l’ansia da prestazione femminile in questi casi è dovuta soltanto all’aspetto fisico, all’esteriorità.”

Come si manifesta

“L’ansia da prestazione femminile si manifesta con la mancanza del piacere sessuale e quindi dell’orgasmo: nel momento in cui non si arriva ad avere l’orgasmo vuol dire non vivere bene la propria armonia di coppia e di conseguenza anche il sesso con il proprio compagno. Le donne, come ben sappiamo, raggiungono il piacere quando stanno in pace con se stesse e con l’altro, quindi prive di ansia: se al contrario si sta vivendo una situazione stressante che porta la donna ad essere ansiosa, è normale che poi si viva male anche il rapporto sessuale e di conseguenza priverà questa del raggiungimento del piacere. Ricordiamoci che l’amore non vuole problemi!”