Nel cuore del quartiere Ostiense in una parte dell’ex-complesso Sonnino, costruito agli inizi del ‘900 come sito di lavorazione della lana, ha aperto i battenti Industrie Fluviali. 3000 mq rigenerati per costruire la spina dorsale di un complesso ecosistema culturale, composto da spazi di lavoro condiviso, sale expo e conferenze, bistrot a km zero, orti urbani e un’incantevole terrazza vista Gazometro (la stessa che ospitò il celebre film “Le fate ignoranti” di Özpetek), Questi spazi ospiteranno workshop, laboratori ed eventi che si articoleranno in una densa programmazione quotidiana. Un hub, un incubatore e un accelleratore per tutte quelle dinamiche di interconnesione che ruotano attorno alle tematiche fondamentali dell’innovazione sociale, tecnologica e culturale. Il complesso Sonnino, di cui Industrie Fluviali ne occupa una parte, è stato ristrutturato nel 2008 su progetto di Andrea Felice.
A parlarne a Un Giorno Da Ascoltare è intervenuta Maria Teresa Diodati che ha spiegato il perché della nascita di questo spazio nel cuore di Roma, aperto veramente a tutti perché privo di barriere architettoniche.
Industrie fluviali
“Questo spazio innovativo nel cuore di Roma, nel quartiere Ostiense, è un luogo che si presta a moltissimi scopi, utilizzato come cooworking ma anche per fare aperitivo, cene ed eventi a tema. Inoltre ci sarà anche uno spazio dedicato ai bambini che potranno fare dei laboratori di ingegno e ogni volta diversi. Ci sono due terrazze, una delle quali in primavera vedrà la nascita di un orto urbano dove organizzare anche percorsi sensoriali ed olfattivi: è un luogo poliedrico! Ci sarà per la stagione autunnale anche un ricco cartellone di eventi e ci sarà spazio anche per tanti altri eventi legati a realtà del territorio come laboratori sensoriali, come degustazioni di vino al buio e anche dei talks in cui cambieremo sempre argomento. Insomma, uno spazio tutto da scoprire e soprattutto aperto davvero a tutti perché totalmente privo di barriere architettoniche!”