Graziano Delrio, capogruppo del PD alla Camera, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano: “Boschi? Non mi pare giusto dire che il PD sia il partito delle tasse visto che Boschi è stata con noi fino a un mese fa, quindi se fossimo il partito delle tasse sarebbe coinvolta anche lei. Visto che i sondaggi non sono fortissimi per alcune forze politiche, allora si cerca di far vedere che ci sono differenze, ma non è polemizzando con gli alleati che si guadagnano voti. Lapsus di Renzi su elezioni nel 2020? Sono sicuro sia stato solo un lapsus. Il governo ha molte cose da fare per realizzare gli impegni presi quindi concentriamoci su questo. Carceri evasori? Dell’equilibrio tra la pena e il delitto commesso discuteranno i giuristi veri e propri. L’idea è di far pagare tutti in modo che tutti paghiamo meno, concentriamoci sull’assumere più gente che faccia questo lavoro”

Secondo Boschi il Pd è il partito delle tasse

 “Non mi pare giusto dire che il PD sia il partito delle tasse visto che Boschi è stata con noi fino a un mese fa, quindi se fossimo il partito delle tasse sarebbe coinvolta anche lei –ha affermato Delrio-. Non riesco a capire il bisogno di polemizzare con gli alleati. Visto che i sondaggi non sono fortissimi per alcune forze, allora si cerca di far vedere che ci sono differenze, ma non è polemizzando con gli alleati che si guadagnano voti. Con Maria Elena Boschi possiamo lavorare bene insieme. Lapsus di Renzi su elezioni nel 2020? Sono sicuro sia stato solo un lapsus”

Sulla manovra

 “Il governo ha molte cose da fare per realizzare gli impegni presi quindi concentriamoci su questo. La situazione economica che abbiamo ereditato dal precedente governo è grave. Bisognava fermare l’aumento dell’iva, ci siamo riusciti con questa manovra. Bisognava mettere in tasca un po’ di soldi ai lavoratori dipendenti e lo abbiamo fatto con una grande alleanza tra noi, gli industriali e i sindacati. Si è cominciato a dare segnali in una direzione giusta e bisognava anche stimolare la crescita. Allora abbiamo rimesso gli incentivi alle industrie. Per chi lavora, per chi produce e paga onestamente le tasse, le tasse si riducono non aumentano. Adesso bisogna lavorare affinchè questi risultati arrivino subito. Non è che il Paese possa discutere tutto il tempo sulla tassa sulle merendine che poi neanche ci sarà. Questo Paese ha più di 100 miliardi di evasione fiscale, stiamo lavorando su questo, invogliando la gente ad utilizzare la moneta elettronica. La serietà con cui è stata fatta questa manovra paga. Grazie a questa serietà paghiamo già meno interessi sul debito rispetto a prima. Mentre il precedente governo prometteva molto, ma tutti conoscevano i nostri conti e quindi gli interessi salivano. Ci siamo impegnati a dare un segnale radicale sull’assegno unico per i figli a tutte le famiglie italiane, questo ci porterà alla pari degli altri Paesi europei. Dobbiamo permettere ai giovani di programmare la loro vita con più serenità. Partiremo con un pochino di sostegno ai servizi nel 2020 e poi nel 2021 la misura storica dell’assegno unico per i figli”.

Sul carcere per gli evasori

 “Delle pene durissime ci sono già per chi evade. Dell’equilibrio tra la pena e il delitto commesso discuteranno i giuristi veri e propri. Non voglio entrare nei dettagli, ma l’idea è di far pagare tutti in modo che tutti paghiamo meno, concentriamoci sull’assumere più gente che faccia questo lavoro. Chi non paga le tasse riduce la forza dei servizi pubblici, bisogna che gli italiani capiscono che si potranno abbassare le tasse solo se tutti faranno un pezzo del loro dovere”.