Vittoria, nome di fantasia, è un ex testimone di Geova, è campana, ha 45 anni, e da nove ha lasciato il movimento religioso dopo essere stata costretta a perdonare il tradimento del marito. A Radio Cusano Campus, nella trasmissione “Cosa succede in città”, trasmissione condotta da Emanuela Valente, ha raccontato la sua esperienza di adepta, il matrimonio con un uomo che dopo la decisione di prendere altre strade le ha messo contro il figlio, l’ostracismo dei suoi famigliari. Vittoria oggi ha un’altra vita, ha un nuovo compagno ma non dimentica le sofferenze che ha patito quando tutta la comunità di cui ha fatto parte per anni e la sua famiglia l’hanno emarginata. Non vede i suoi genitori e i suoi fratelli da nove anni, l’unico modo per riallacciare i rapporti è tornare ad essere una testimone di Geova.
Le trasfusioni di sangue
Gli ultimi fatti di cronaca che hanno visto una donna di 70 anni morire per aver rifiutato una trasfusione di sangue e una bambina salvata per miracolo a cui i genitori avevano negato una trasfusione, Vittoria li bolla così: “Mi fanno tanta rabbia! Quando ero testimone di Geova e andavo a predicare di casa in casa, se qualcuno mi chiedeva cosa avrei fatto se mio figlio avesse avuto bisogno di una trasfusione, io replicavo che non sapevo rispondere a quella domanda. Questo era causa di scontri interni, in famiglia, nella mia comunità. Io ero sincera perché non potevo dire come mi sarei comportata! Nella vita si cambia, oggi vedo le cose in modo diverso. Ho avuto da poco un piccolo intervento chirurgico e ho acconsentito alle trasfusioni di sangue in caso di necessità. Mentre firmavo il foglio ridevo”.
I motivi dell’addio
“Mio marito, testimone di Geova, mi ha tradita e i miei genitori mi hanno imposto di rimanere con lui. Quando succedono cose del genere si riuniscono gli anziani della congregazione che ti dicono di perdonare. La legge dei testimoni di Geova, la loro Bibbia dice questo: dopo il tradimento nel momento in cui hai rapporti sessuali con il coniuge non puoi più lasciarlo perché vuol dire che l’hai perdonato. Pena l’espulsione. Io ho dovuto perdonare mio marito contro il mio volere, sono rimasta con lui sette anni. Sono andata avanti per un po’ fino a quando ho incontrato un’altra persona di cui mi sono innamorata. A quel punto è successo il finimondo”.
L’addio testimoni di Geova, le conseguenze
“Sono diventata testimone di Geova a tre anni, quando si sono avvicinati a questo movimento religioso i miei genitori. Mi sono battezzata testimone di Geova a 15 anni. Ho passato 33 anni della mia vita in una congregazione, con le stesse persone, gli stessi amici. Quando ho abbandonato il movimento i primi anni sono stati difficili, quando lasci i testimoni di Geova ti fanno terra bruciata intorno, non ti guarda più nessuno, non ti saluta più nessuno. Non vedo i miei genitori e i miei fratelli da nove anni. Mi mancano ma alla fine me ne sono fatta una ragione, sembrerà forte quello che dico ma è come l’accettazione di un lutto, all’inizio stai male ma poi arriva la rassegnazione. Mi sono rassegnata a non vederli più. I miei fratelli ogni tanto li sento via messaggio ma il succo delle conversazioni è sempre lo stesso. Mi chiedono di tornare ad essere una testimone di Geova, solo in quel caso posso riallacciare un rapporto con la mia famiglia. Cosa che non farei mai”.
Il figlio plagiato dopo l’abbandono
“Quando sono uscita dal movimento mio figlio inizialmente stava con me, poi per varie vicissitudini che mi hanno portato in un’altra regione ha vissuto con il padre per un mese perché il bambino doveva finire la scuola. Quando sono andato a riprenderlo mio figlio era un altro, me l’hanno completamente trasformato. Gli hanno fatto addirittura credere che io non lo volessi mettere al mondo. Mio figlio aveva dieci anni, mi insultava, usava dei termini forti che non sapeva nemmeno cosa significassero. Però ho avuto sempre fiducia, non ho fatto una guerra, per me era controproducente e ho avuto ragione. Mio figlio nel frattempo è cresciuto, è diventato grande e ha capito da solo. Ora è felicemente con me e anche lui è fuoriuscito dai testimoni di Geova”.
Dopo l’addio ai testimoni di Geova
“Posso dire di essere rinata 9 anni fa, quando sono uscita dal movimento. E’ come se stessi nascendo una seconda volta. Quando lasci ti ritrovi da sola. Per fortuna ho avuto accanto il mio compagno che non è testimone di Geova ed è stato difficile anche per lui perché se non hai vissuto quella realtà è difficile capire determinati meccanismi. Mi diceva che venivo da Marte perché tante cose non le conoscevo. Per esempio quando ho festeggiato il mio primo compleanno ho pianto tanto. Io non avevo mai festeggiato un compleanno, così come il Natale, il Carnevale, ogni tipo di festa e ricorrenza che non fossero inerenti alla religione. Quando ho scoperto tutto quello di cui ero stata privata mi si è aperto un mondo, ancora oggi la sensazione è la stessa”.
Il giudizio di oggi sui testimoni di Geova
“I testimoni di Geova sono una setta anche se io sono stata una di quelle che per anni ha detto alla gente l’esatto contrario. Oggi mi sento di aver perso un sacco di tempo”.