Dazi: dovrebbero scattare dal prossimo 18 ottobre, ma non è detta l’ultima. Il governo italiano sta tentando di poter ricevere un’attenzione particolare, riusciremo? Ne abbiamo parlato a Tutto in Famiglia, su Radio Cusano Campus, col professor Nicola Colacino docente di Diritto Internazionale dell’Università Niccolò Cusano. “Il governo americano ha elaborato una lista che va a colpire una serie di prodotti, questa è stata approvata dal Wto, cioè dall’organizzazione mondiale del commercio e dopo quindici anni l’organizzazione si è pronunciata per la prima volta – ha osservato il professor Colacino – sono processi molto lunghi, ma non è soltanto un male italiano. L’organizzazione mondiale del commercio funziona con un panel di esperti, che emette un rapporto e poi con un organo di appelli conferma o riforma la valutazione. Il Wto ha stabilito che gli aiuti forniti al consorzio dall’Unione Europea erano illegittimi, e dunque questi dazi vengono a colpire prodotti che fanno parte di quella catena di esportazioni e che appartengono all’Unione Europea.”
Il pronunciamento in primavera del Wto
Dazi: quali sono le finalità politiche dell’America di Trump? “I dazi non sono entrati ancora in vigore, partiranno adesso una serie di negoziati. Si avvia quindi un’interlocuzione con gli Stati Uniti che ha bisogno di qualcosa in cambio: abbiamo la Francia, la Svizzera, l’Olanda, che sono colpite come noi. Ci sono una serie di altri Paesi che risentono di questa iniziativa, si potrebbe provare ad aggiustare il tiro – si è congedato Nicola Colacino – non dimentichiamo che in primavera ci sarà un nuovo pronunciamento del Wto, che dirà se gli aiuti dati dagli Stati Uniti alla Boeing sono legittimi o meno. Si suppone che in quel caso l’Unione Europea sarà autorizzata ad applicare misure compensative. Al momento gli Stati Uniti sono avvantaggiati dal fatto di poter applicare per primi questi dazi, ma il vero antagonista è la Cina.”