La Dott.ssa Serenella Salomoni a Un Giorno Da Ascoltare spiega quanto siano importanti i “no” detti in alcuni casi dai genitori e quanto questi siano una salvezza per i figli.

L’importanza di saper dire di no ai figli

“I NO sono molto importanti per la crescita e il buono sviluppo dei propri figli. Molto spesso si fa fatica a dire di no e dire sempre di sì risulta essere molto più facile: infatti un no comporta anche una spiegazione che però, attenzione, può a volte essere anche omessa, a seconda delle situazioni. Dire qualche volta un no ai propri figli da loro l’idea di sicurezza come a fargli capire inconsciamente che noi ci siamo,che siamo genitori presenti e che li seguiamo anche da lontano.

I genitori devono osservare i figli, fargli capire che si è presenti, gratificandoli anche quando è lecito. A volte si tende a dare spiegazioni inutili che sono più nella testa dei genitori; occorre tuttavia fare una precisazione: ci sono dei no decisi, dei no che possono anche non essere spiegati perché intesi come regole e dei no che possono invece anche diventare dei sì.

Bisogna porre particolare attenzione all’età adolescenziale dei figli perché in quel momento molti genitori, soprattutto in questa era in cui molti di loro tendono a riempire di cose i propri figli prima ancora che questi gliele chiedano: smartphone di ultima generazione, macchinine elettriche, vestiti… Il genitore, soprattutto quello di oggi, cerca di dimostrare il bene attraverso gli oggetti materiali, mancando così di autorevolezza e sicurezza nei confronti dei propri figli.

Il compito del genitore

“Senza dubbio è quello di osservare, anche da lontano e stare attento ai propri figli: certo che un genitore è pieno di cose da fare e così diventa molto difficile star dietro alla prole soprattutto quando il figlio non è unico ma ci si deve sforzare nell’imposizione nel dire anche qualche no al figlio sebbene dire di sì, concedere sempre qualsiasi cosa richieda molto meno impegno: se si vuol davvero bene ad una persona e in questo caso al proprio bambino, occorre capire che è importante non riempirlo di oggetti materiali ma di regole e ogni tanto dire qualche no!”