La Settimana del Pianeta Terra, prevista dal 13 al 20 ottobre, è arrivata alla sua settima edizione: i cambiamenti, le novità, gli obiettivi, ne abbiamo parlato con Silvio Seno, a Tutto in Famiglia su Radio Cusano Campus. “Abbiamo voluto far uscire la scienza dall’ambito universitario. Volevamo far conoscere il nostro Paese attraverso la geologia – ha esordito Silvio Seno – la geologia è nella quotidianità, si occupa di risorse naturali, minerali, pensiamo all’acqua che beviamo tutti i giorni. La geologia, inoltre, si fonda su un terreno che dev’essere conosciuto e parametrizzato.”
L’Italia oltre gli eventi calamitosi
“L’idea è quella di parlare di cose belle al di fuori dagli eventi calamitosi. I vulcani, da un punto di vista geologico, sono delle grandi bellezze naturali – ha sottolineato uno dei due ideatori – la protezione dagli eventi naturali è un processo difficile, che va compiuto. Al momento sembra non ci siano abbastanza risorse per promuovere e favorire questo processo, tant’è che non c’è conoscenza delle criticità, delle negatività che l’uomo compie. L’inquinamento, per esempio, è un problema che va a toccare anche gli effetti sull’alluvione. “
La Settimana del Pianeta Terra vuole far uscire allo scoperto ricercatori, studiosi, persone che sembra studino fenomeni distanti da noi. Ma anche mostrare musei, aprire le porte del nostro patrimonio, siti che normalmente sono chiusi. L’Italia ne è ricca. “L’intenzione è quella di parlare sia ai bambini che agli adulti, i giovani sono i nostri interlocutori abituali, sono il nostro futuro e sono più sensibili ai temi ambientali. Gli eventi per i bambini sono diversificati, hanno un taglio alla loro portata. Le impronte dei dinosauri possono essere raccontate in tanti modi – così si è congedato Silvio Seno – la geologia è nell’edificazione, nella costruzione di un ponte, di una strada. Anche l’energia è collegata alla geologia. I campi di impiego sono moltissimi, eppure sembra distante da noi.”