Saper progettare è essenziale in molteplici discipline, tra cui quelle che operano nel sociale, come psicologi, assistenti sociali, educatori; saper progettare significa saper immaginare e saper tradurre ciò che si è immaginato in opere concrete; significa trasformare un’idea in un’azione (Ripamonti, 2006; Olimpo, 2010).
Saper progettare implica (Backer, Murphy, Fischer, 1997):
– saper programmare,
– saper redistribuire il lavoro nel tempo e nello spazio,
– saper ascoltare e percepire un bisogno,
– sapersi interessare ad un territorio,
– saper osservare qualcosa di diverso da noi.
Lo psicologo come un “professionista a progetto”
Perché lo psicologo nell’ambito della progettazione è una figura centrale? Perché possiede delle competenze legate al problem solving, al pensiero critico, al cooperative work, quindi competenze trasversali e declinabili in più settori. Ma non è tutto così schematico.
“L’ambito della progettazione si presta alla curiosità, quindi come prima cosa per essere “bravi progettisti” bisogna essere “bravi sognatori” e per essere “bravi sognatori” essere molto curiosi e attenti; curiosi, per guardare al contesto e ai beneficiari in maniera aperta e flessibile, vogliosa di scoprire ciò che ancora non si conosce bene e ciò per cui si desidera proporre un intervento; bisogna, tuttavia, essere anche attenti. La curiosità fine a sé stessa rischia di non essere ben orientata ad un progetto efficace; l’attenzione, invece, permette al progettista di tenere a mente moltissimi fattori e pertanto riuscire a leggere nell’insieme il problema che ha di fronte, chi necessiterebbe della sua risoluzione, chi coinvolgere, a quale prezzo, facendo quali attività.” – tratto dal Manuale di progettazione e valutazione di intervento.
Edicusano pubblica il Manuale di progettazione e valutazione di intervento
Per aiutare il futuro psicologo a sviluppare competenze di questo tipo, Edicusano ha pubblicato il “Manuale di progettazione e valutazione di intervento”, che offre uno sguardo sia teorico sia pratico al tema, motivo per cui il manuale viene suddiviso in due sezioni. Nella prima parte si trattano gli approcci di progettazione (e il relativo ciclo dall’ideazione alla stesura del budget) e la valutazione di intervento per delineare strategie operative e fattibili. Nella seconda parte, saranno affrontati i principali ambiti di progettazione (comunità, lavoro, età evolutiva, clinica e ricerca) con esempi concreti per far apprendere anche la terminologia adeguata all’ambito di intervento.
Il presente manuale si configura come una proposta rivolta agli studenti di Psicologia per avvicinarsi all’ambito della progettazione ed iniziare ad incuriosirsi a questa complessa tematica.
Per approfondire il tema della progettazione in ambito piscologico e conoscere le differenze tra macro e micro progettazione, ti invitiamo a visitare il sito web della Casa Editrice dell’Ateneo Cusano e di acquistare l’opera in versione e-book qui… siamo sicuri che non te ne pentirai!
***Articolo a cura di Michela Crisci***