Il sindaco di Lampedusa Salvatore Martello è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta da Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano: “Premio Nobel per la pace a Lampedusa? Fuori dall’Italia si accorgono di quanto è importante la nostra funzione in Italia meno. Col nuovo governo qualcosa è cambiato. Con il ministero ci sentiamo quasi ogni giorno, ora ci prende in considerazione e ci chiama ogni qual volta c’è uno sbarco. C’è un segnale positivo ma l’Italia dovrebbe farsi sentire ancora di più in Europa. L’accordo di Malta non mi soddisfa perché è solo un primo passaggio. Ormai nella vita dei cittadini è diventata una consuetudine, è dal 1993 che abbiamo a che fare con questo fenomeno delle migrazioni. La gente inizia a incavolarsi solo quando c’è un sovraffollamento. Dal 2017 in poi abbiamo avuto un certo numero di tunisini che creavano problemi di ordine pubblico, si facevano arrestare apposta per essere trasferiti ad Agrigento e poi scappare in attesa del processo. E’ una fesseria dire che gli immigrati portino malattie. Gli immigrati che arrivano dalla Tunisia ad esempio non hanno nessuna patologia, sono subito attivi, si mettono a passeggiare”
Premio nobel per la pace a Lampedusa?
“Fuori dall’Italia si accorgono di quello che stiamo facendo, è in Italia che non riusciamo a fare capire qual è la funzione che ha Lampedusa e qual è il peso che gli è stato affidato per quanto riguarda l’immigrazione. Ormai nella vita dei cittadini è diventata una consuetudine, è dal 1993 che abbiamo a che fare con questo fenomeno delle migrazioni. La gente inizia a incavolarsi solo quando c’è un sovraffollamento, o come nel 2009 e 2011 quando ci sono state le primavere arabe e c’erano sbarchi continui. Quando arrivano sub sahariani si capisce subito che è gente che scappa da qualcosa di drammatico. In questo periodo, dal 2017 in poi abbiamo avuto un certo numero di tunisini che creavano problemi di ordine pubblico, si facevano arrestare apposta per essere trasferiti ad Agrigento e poi scappare in attesa del processo.
Sul governo giallorosso
“Con il ministero ci sentiamo quasi ogni giorno. Ora il Ministero ci prende in considerazione e ci chiama ogni qual volta c’è uno sbarco. C’è un segnale positivo. Già qualche nazione parla del problema delle migrazioni con l’Italia, anche se l’Italia dovrebbe farsi sentire ancora di più e mettere tutti gli altri Paesi intorno a un tavolo per risolvere questa situazione. Bisogna insistere e riattivare i canali con la Tunisia per cercare di accelerare i rimpatri. L’accordo di Malta non mi soddisfa perché è solo un primo passaggio”.
Contraccolpi sul turismo?
“Le cose vanno bene. Ogni mattina ci sono i trasferimenti, quindi non c’è quella presenza massiccia di immigrati in mezzo alle strade che dà l’idea dell’invasione, quella che qualcuno vorrebbe far credere ci sia. Sono arrivati centinaia di studenti per venire a vedere per quale motivo si parla così tanto di Lampedusa, la curiosità c’è. Poi ci sono gli altri che fanno la speculazione politica contro Lampedusa, ci accusano di aver aperto i porti e di accogliere contro il volere di Salvini”.
Casi di tbc in poliziotti che operano con i migranti?
“Non mi risulta ci siano stati casi di tubercolosi da parte delle forze dell’ordine che hanno avuto a fare con gli immigrati. Le patologie che hanno gli immigrati sono sempre le stesse. E’ una fesseria dire che portano le malattie. Gli immigrati che arrivano dalla Tunisia ad esempio non hanno nessuna patologia, sono subito attivi, si mettono a passeggiare”.