Chef Rubio, volto noto dello spettacolo e della cucina, è intervenuto a Radio Cusano Campus, nella trasmissione “Cosa succede in città”, condotta da Emanuela Valente. Gabriele Rubini, il cuoco globe-trotter, ha parlato del nuovo programma sul canale Nove “Rubio, alla ricerca del gusto perduto”, della polemica politica sulla questione migranti che lo vede protagonista e della sua amata Roma. Senza tralasciare la passione per la fotografia e il suo lavoro, la sperimentazione di piatti e sapori.
Sul programma “Rubio, alla ricerca del gusto perduto”
“Sono soddisfatto di quello che abbiamo fatto. Spero che il viaggio nell’Estremo Oriente possa piacere ai telespettatori e che il programma gli lasci un messaggio, un ricordo. Visti gli attestati di stima e di gradimento che ci sono stati in questi giorni sono contento di essere riuscito nell’intento. Ho conosciuto tante persone in questo viaggio in Thailandia, Cina e Vietnam. Sono riuscito a raccontare le loro tradizioni a tavola e non solo, in modo intimo, rispettoso della loro cultura, dei loro gesti. Sono state loro stesse a raccontarsi e questo, forse, siamo riusciti a farlo meglio di chiunque altro”.
Il successo con le donne
“A dire la verità la cosa mi appaga il giusto. Penso che le donne più che dall’aspetto fisico siano attratte dai contenuti, da quello che cerco di dire. Se non fosse così dovrebbero tutte farsi una visita dall’oculista. Più si va avanti con l’età, più si invecchia e più ci si rilassa”.
Sulla Roma
“E’ una bella squadra. Mi piace questa Roma targata Fonseca. Certo, i giocatori si devono ancora conoscere bene, il gruppo deve essere rodato e deve ancora carburare, proprio per questo in certe situazioni avrebbero potuto reagire in modo diverso, l’ho notato nella partita contro l’Atalanta. Ma questa squadra non mi dispiace”.
Sull’addio alla Roma di Daniele De Rossi e Francesco Totti
“Daniele sta facendo bene a Buenos Aires, spero che possa vincere tanti trofei, tutti quelli che non è riuscito a vincere con la Roma. Spero che da allenatore possa tornare per conquistare uno scudetto con la società giallorossa. Per quanto riguarda Francesco Totti ha fatto tutto quello che poteva fare per se stesso e per la Roma, non penso che abbia rimpianti. Deve godersi il post calcio”.
Su Richard Gere e il sostegno alle Ong in mare
“Richard Gere è una bravissima persona, umile, riservata. Non posso che parlare bene d lui, ha fatto tante cose che le persone che lo hanno giudicato non sanno e non sapranno mai. Uno che pensa che Richard Gere abbia bisogno di pubblicità si commenta da solo. La stessa cosa l’hanno detta di me ma non mi ha scalfito. Lascio passare il commento perché chi lo ha fatto non è un luminare, non sono persone che giudicano un pensiero. Se io dico che sono sbagliati determinati atteggiamenti e loro attaccano la persona hanno già fallito nel momento in cui hanno attaccato”.
Sulla Open Arms e l’incontro con i migranti
“Quando sono salito sulla Open Arms ho fatto quello che faccio sempre quando non ho i media intorno che devono cercare la notizia. Abbiamo offerto i pasti che Richard Gere ha pagato di tasca propria, siamo stati insieme con i migranti, abbiamo fatto due chiacchiere con loro, ho scoperto un po’ di più delle loro storie. E’ stato belle vedere come lavorano dei professionisti che si mettono a disposizione di persone meno fortunate”.
Il pensiero sulla politica
“Non mi piace la politica, non mi piace come si fa politica in Italia. Sono critico sia con la destra che con la sinistra allo stesso modo. La destra è priva di umanità e di tanti valori, la sinistra è piena di difetti e di cose cambiare”.