Come si sono evoluti i social media e come sono cambiati nel corso degli anni? Qual è il nostro rapporto con questi? Tutto ciò e molto altro è spiegato nel libro “Solitudini connesse. Sprofondare nei social network.” di Jacopo Franchi, un libro che racconta il nostro rapporto complesso con loro.
I social media
“C’è da dire che i social hanno sicuramente influenzato il nostro rapporto di comunicare con le altre persone anche se non sappiamo ancora bene quanto poiché non sono uno strumento neutro che ha in se delle regole, degli strumenti che tendono comunque a influenzare il contenuto stesso della comunicazione. Il mio libro “Solitudini connesse. Sprofondare nei social media” ha questo sottotitolo che viene inteso in due modi: uno è quello di sprofondare nelle cose e non fermarsi alla superficie, non limitarsi a dire che le persone hanno bisogno di like e di farsi vedere ma anzi approfondire perché si ha questa necessità; certo è che non avremmo questo bisogno se ad esempio Facebook ci facesse vedere chiaramente quante persone hanno visto un nostro post o una nostra foto: tutto ciò non avviene e non è un dettaglio casuale. L’altro significato è il cercare di descrivere come mai non riusciamo a staccarci da questi o a passarci magari poco tempo anziché starci ore ed ore.
Nessuno conosce esattamente gli algoritmi di Fb e non potremmo mai sapere chi realmente ci “osserva” attraverso i social, a chi “piacciamo”! La maggior parte delle persone inizia a rendersi conto che se pubblica qualcosa e questa cosa non viene apprezzata da un amico stretto o un familiare, questo fenomeno può avere ripercussioni su se stessi creando effetti negativi : non riusciamo a capire il perché alcune persone non vedano quello che noi pubblichiamo.
Ci sono persone immuni dai social, sono pochissimi e quelli che dichiarano di non aver averli di solito “controllano” il mondo social attraverso altri canali, come l’account di un amico, del fidanzato… E’ molto difficile però non comparire sui social magari attraverso una foto e il fatto di non essere sui social comporta il fatto di avere meno controllo delle nostre informazioni.”