Odette Piola è soddisfatta, è felice. Grazie alla sua battaglia, iniziata qualche mese fa, le donne dell’Emilia Romagna che hanno perso i capelli a causa della chemioterapia potranno richiedere alle aziende Usl del territorio un contributo fino a 400 euro per acquistare una parrucca. Contributo a carico del servizio sanitario regionale. Odette Piola, volto noto della tv per aver partecipato al programma Mediaset “Uomini e Donne”, ferrarese, è intervenuta a Radio Cusano campus, nella trasmissione “Cosa succede in città”, condotta da Emanuela Valente.
La battaglia di Odette
Nell’intervista ha raccontato la malattia, un cancro al seno, la reazione al male, la disperazione nel vedersi calva a causa della chemioterapia. Odette ha raccolto tremila firme e ha consegnato la petizione al presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini per chiedere che tutte le donne possano avere la possibilità di acquistare una parrucca. L’obiettivo è stato raggiunto, i moduli per la richiesta saranno disponibili tra pochi giorni. “I capelli per una donna sono importanti, è importante riconoscersi. Senza capelli, senza ciglia e senza sopracciglia si perde la propria identità fisica. Deve essere, comunque, una libera scelta perché c’è chi decide di andare in giro con la testa nuda, e anche questa è una scelta condivisibile. Io, per esempio, non mi sono mai potuta vedere con la testa nuda, persino in casa indossavo un turbante. E’ una cosa soggettiva ed è giusto rispettare la sensibilità della donna che in quel momento è costretta ad affrontare una battaglia molto dura”.
La soddisfazione Odette
“Sono contentissima, ci speravo tanto. Quello della perdita dei capelli quando affronti il male è un problema che si aggiunge a un problema più grande. E’ giusto che anche chi non può permettersi una parrucca abbia sostegno. Sono soddisfatta”.
La raccolta delle tremila firme
“Mi ha fatto piacere questa manifestazione di solidarietà che hanno firmato la mia petizione. Hanno dato il loro sostegno tanti uomini, persone di altre regioni in cui il contributo è già in atto. Ho capito che è un problema sentito anche da chi non sta vivendo la malattia. E’ un bel segnale quando chi non ne ha bisogno si preoccupa per gli altri. La solidarietà è una cosa meravigliosa”.
Per combattere il cancro bisogna tenersi impegnati
“Non avevo intenzione di permettere al male di cambiare la mia vita radicalmente. Avevo bisogno di fare qualcosa che tenesse la mente impegnata quando ero a casa e non lavoravo durante le cure. Visto che una delle mie passioni sono sempre stati i cappellini, ho imparato a cucire, ho comprato una macchina da cucire e ho iniziato a confezionare cappellini. Ho fatto la chemioterapia d’inverno e ho sempre portato il cappello oltre alla parrucca. Li ho cuciti per me, per le mie amiche, per chi ne aveva bisogno. Un progetto che mi ha aiutato molto. Il mio consiglio a chi sta combattendo la malattia è quello di non stare fermi, di non stare a casa tutto il giorno a letto ma di trovarsi qualcosa da fare per distrarsi. Anche perché al male si dà troppa importanza e soddisfazione, bisogna ignorarlo un po’”.
La battaglia per le parrucche gratis in tutta Italia
“Spero che la misura adottata dalla Regione Emilia Romagna diventi nazionale perché le regioni che non danno alcun contributo per l’acquisto di una parrucca alle donne malate oncologiche sono ancora tante, soprattutto al sud. E’ giusto che tutto le donne abbiano la possibilità di avere una parrucca”.