Secondo uno studio condotto in Inghilterra, il 50% delle donne impegnate avrebbe un uomo di riserva, un”uomo di scorta”. Ne abbiamo parlato con la Dott.ssa Serenella Salomoni a Quello che le Donne non dicono, rubrica di Un Giorno Da Ascoltare.
L’uomo di scorta
“E’ un uomo che tante donne si tengono da parte per la paura di rimanere sole qualora il loro rapporto sentimentale attuale dovesse finire. E’ il classico piano B: le donne, essendo multitasking, amano avere sempre un piano di riserva, dalle più piccole cose come possono essere un doppio paio di calze messe in borsa per qualsiasi evenienza fino ad arrivare ad avere un vero e proprio “altro” uomo, messo in disparte, da “utilizzare” in caso di necessità.
Le donne tendono a vedere la propria sessualità che si spegne all’interno di un rapporto monogamo, già dopo quattro anni, se non c’è novità, curiosità e qualcosa di esterno che ravvivi il proprio eros: per molte di loro la familiarità è la morte del desiderio per cui hanno la necessità di possedere un escamotage che dia loro il giusto sprint per affrontare meglio anche la relazione stabile che vivono alla luce del sole; per questo motivo l’uomo di scorta può essere considerato a tutti gli effetti anche un amante poiché con lui si consumano anche rapporti sessuali.”
Le cause
“Perché una donna inizia a guardarsi intorno fino ad arrivare ad avere un piano B? Sicuramente per una forte attrazione fisica nei confronti di un altro uomo, a volte anche per vendetta e, secondo la ricerca condotta, anche per i così detti matrimoni bianchi: non sono d’accordo su questa tesi però, perché ci sono molte coppie sposate che non praticano la penetrazione ma fanno lo stesso molto sesso… Ci sono molti altri casi invece in cui la donna si sente molto frustrata e in crisi con se stessa a causa di problemi fisici che le impediscono di fare sesso, dunque logicamente a tutto penserebbe tranne che andare alla ricerca di un “uomo di scorta”.