Il vicepresidente del gruppo FI alla Camera Gianfranco Rotondi, presidente della fondazione DC, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano: “Cena con la Carfagna? E’ stata una cena gradevole e allegra, ma non è stata un particolare luogo di dibattito o di congiure. E’ emersa la consapevolezza che FI finora non sta combattendo. Se si tratta di usare i voti dei moderati per portare il gemello di LePen a Palazzo Chigi non ci sto. Come me la pensa la quasi totalità dell’elettorato di Fi. Il centrodestra è finito. Purtroppo Berlusconi, nella sua generosità da statista, ha patito il disagio di vedere la sua creatura prendere un’altra strada. Lui parla sempre di centrodestra, ma la gente vota per chi gli chiede il voto, come fa Salvini che parla di Lega e non di centrodestra. Se io voto FI e mi ritrovo Salvini non va bene. Renzi? Si propone come resuscitatore dell’Italia. Se fai Italia viva vuol dire che quella che c’è ora è morta. Non parla di centro, perché uno che resuscita l’Italia va a destra, al centro e a sinistra, penso abbia un orizzonte più ampio. Riconosco a Renzi un merito che sarà scritto nei libri di storia, aver evitato il governo Salvini che in quel momento sarebbe stato pericoloso”
Sul nuovo partito di Renzi
“Renzi si propone come resuscitatore dell’Italia. Se fai Italia viva vuol dire che quella che c’è ora è morta. Non parla di centro, perché uno che resuscita l’Italia va a destra, al centro e a sinistra, penso abbia un orizzonte più ampio. Riconosco a Renzi un merito che sarà scritto nei libri di storia, aver evitato il governo Salvini. Non ho nessuna antipatia per Salvini, ma è un signore che si fa eleggere con Berlusconi, se ne va con Di Maio, sta un anno al governo e fa campagna elettorale senza andare al Ministero, quando vede che ha fatto il pieno di consenso, molla Di Maio, si rimette con Berlusconi per andare a elezioni e chiede pieni poteri. Insomma mandare al governo uno così non appare su due piedi un bene per la democrazia. Quindi a Renzi , che ha fatto un’operazione di palazzo per fermare quello lì, va riconosciuto questo grande merito. Non dico che Salvini è Mussolini, ma una sua vittoria alle elezioni dopo l’8 agosto non sarebbe stato un buon affare per l’Italia”.
Sul centrodestra
“Il centrodestra è finito. Noi abbiamo già una legge elettorale che è proporzionale. Purtroppo Berlusconi, nella sua generosità da statista, ha patito il disagio di vedere la sua creatura prendere un’altra strada. Lui parla sempre di centrodestra, ma la gente vota per chi gli chiede il voto, come fa Salvini che parla di Lega e non di centrodestra. Se io voto FI e mi ritrovo Salvini non va bene. Quindi il tema è Lega sì o Lega no, FI sì o FI no. Il tema è che è sbagliata la linea politica di FI, non ci siamo adeguati al sistema elettorale che abbiamo. Salvini è come la coca cola, è assorbente, determina il mercato, o si è con lui o contro di lui. Un po’ come era Berlusconi prima, ma con la differenza è che con Berlusconi era possibile una coalizione, con Salvini no”.
Sulla cena dei forzisti malpancisti organizzata da Mara Carfagna
“E’ stata una cena gradevole e allegra, ma non è stata un particolare luogo di dibattito o di congiure. E’ emersa la consapevolezza che FI finora non sta combattendo. Se si tratta di usare i voti dei moderati per portare il gemello di LePen a Palazzo Chigi non ci sto. Come me la pensa la quasi totalità dell’elettorato di FI. Con Salvini non ci vuole andare nessuno. Salvini attrae gli eletti, non gli elettori di Forza Italia. FI deve riprendere la sua azione politica e riprende ad aggregare i popolari, il mondo cattolico, i riformisti, persone di sinistra non comuniste. Se FI fa una riforma radicale, non c’è Renzi che tenga”.