Gabriele Sbattella, meglio conosciuto come Uomo Gatto, celebre concorrente di ‘Sarabanda’, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano: “Enrico Papi? Quando ci vediamo ci salutiamo con affetto, però non nego che potevano trattarmi un pochettino meglio. Sto cercando di rinnovare il personaggio che mi ha dato fortuna, da due anni e mezzo mi sono messo a cantare, vado a fare delle serate, faccio animazione, bisogna reinventarsi. Sto preparando un cd per Natale e un tormentone per l’estate prossima. Farò anche il radiocronista per le partite di calcio dilettantistico nelle Marche”

Sulla sua esperienza a Sarabanda

 “La musica ce l’ho dentro, io vado ancora nei mercatini delle pulci a saccheggiare i 45 giri –ha raccontato l’Uomo gatto-. Ascolto la musica da quando avevo due anni. Quando è cominciata Sarabanda, che a casa mia guardavamo, mi divertivo a sfidare sia i campioni che gli sfidanti e mi sono detto: perché non provare? Prima di andare in tv, lavoravo come traduttore e come animatore nei villaggi turistici. Mi hanno chiamato a Roma per fare un provino dove c’erano Papi e gli autori e poi la storia la conoscono tutti. Sono il terzo più longevo tra i concorrenti, ho vinto 79 puntate, all’80esima sono caduto. Riguardando le mie puntate, mi chiedo: come facevo a essere così bravo? Sarabanda mi ha aperto moltissime porte, come collaborazioni giornalistiche, mi ha fatto conoscere molte persone. Grazie a Sarabanda sono andato a Sanremo durante la settimana del Festival, è stata una sensazione bellissima. Ora è il terzo anno consecutivo che vado a Sanremo, ma il primo anno che ci andai ero in una situazione personale molto difficile e ho visto tanta gente che mi chiamava per selfie e autografi. Quest’anno è stato un Sanremo speciale perché ero accreditato come giornalista e sono andato a vedere anche le prove. Vittoria Mahmud? Ho letto e riletto il testo di quella canzone e devo dire che, al di là delle polemiche che ci son sempre, mi è piaciuto perché parla della storia di un abbandono che è una cosa che non auguro a nessuno. La cosa più bella è stata quando ho visto Tony Hadley. Io ero Duraniano però alcune canzoni degli Spandau erano bellissime. La nostra generazione ha vissuto i decenni più belli dal punto di vista musicale. Se oggi partecipassi a Sarabanda? Ho partecipato all’edizione per il ventennale di Sarabanda. Ci sono state tante polemiche, a molti non è piaciuto, ma io non posso lamentarmi perché è stato bello tornare in quello studio e rivedere tante persone”.

Sul personaggio dell’Uomo Gatto

“Sto cercando di rinnovare questo personaggio che mi ha dato fortuna. Per esempio da due anni e mezzo mi sono messo a cantare, vado a fare delle serate, faccio animazione. Bisogna reinventarsi. Sto preparando un cd per Natale e un tormentone per l’estate prossima. Io poi sono giornalista, sono stato radiocronista e tornerò a fare le radiocronache. Seguirò il calcio dilettantistico della mia regione, le Marche. Amo il calcio professionistico, sono tifoso del Bayern, però il calcio dilettantistico, che io chiamo calcio pane e salame, è bellissimo”.

Sul rapporto con Enrico Papi

 “Enrico non lo vedo da un anno e mezzo. Sono stato ospite a Guess my age, dove Malgioglio e la Marini dovevano indovinare la mia età. Per quanto riguarda il mio rapporto con Papi, lascio giudicare a coloro che hanno visto la trasmissione. Quando ci vediamo ci salutiamo con affetto, però non nego che potevano trattarmi un pochettino meglio. Ho conosciuto un mostro sacro della tv, sono andato a Caduta libera con Gerry Scotti. Andare nei programmi di Gerry è come salire sul pullman della gita scolastica. Nei suoi programmi c’è sempre un’atmosfera gioiosa e lui è simpaticissimo”.